Home » Internazionali »Politiche » A Nairobi si chiude la prima assemblea ONU per l’ambiente:

A Nairobi si chiude la prima assemblea ONU per l’ambiente

luglio 1, 2014 Internazionali, Politiche

L’evento è stato descritto come “storico” dalle Nazioni Unite. Si tratta della nuova Assemblea ONU per l’ambiente (UNEA) che si è riunita dal 23 al 27 giugno a Nairobi, con l’obiettivo dichiarato di fare della tutela ambientale un tema fondamentale per l’umanità al pari della pace, della sicurezza, del commercio e della salute. Fondata nel marzo 2013, UNEA è l’organismo delle Nazioni Unite di più alto livello mai costituito attorno a questo tema. La sua nascita è stata decisa durante la Conferenza sullo sviluppo sostenibile Rio +20 nel giugno 2012, per rafforzare il ruolo del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP). Vuole, inoltre, essere una piattaforma per lo sviluppo di politiche ambientali su scala globale che si riunirà ogni due anni.

1.200 delegati e rappresentanti di governo di 160 paesi, nonché esperti di alto livello, si sono confrontati su quattro tematiche principali: ambientale e diritto, finanziamenti alla green economy, sviluppo sostenibile post 2015 e commercio illegale di specie selvatiche.

Riguardo a quest’ultimo tema, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites) ha chiesto di concentrare l’attenzione sulla lotta contro il bracconaggio, in particolare quella di elefanti e rinoceronti africani esplosa dalla fine degli anni 2000, alimentata dalla forte domanda di avorio in Asia e nel Medio Oriente. In Africa vengono uccisi tra i 20.000 e i  25.000 elefanti all’anno, su una popolazione stimata tra 420.000 ed i 650.000 esemplari. La popolazione degli elefanti di foresta è diminuita di circa il 62% tra il 2002 e il 2011.  Per quanto riguarda, invece, i rinoceronti, il 94% del bracconaggio avviene in Zimbabwe e Sudafrica, con organizzazioni criminali che hanno portato gli abbattimenti da 50 nel 2007 ad oltre 1.000 nel 2013. A questi esempi si aggiunge anche il commercio illegale di grandi scimmie. John Scanlon, direttore della Cites, ha suggerito di usare, contro le reti criminali operative in questo settore, gli stessi strumenti  legislativi usati contro i trafficanti di droga o esseri umani.

Ancor più preoccupante è il caso dei proventi derivanti dal commercio illegale di materie prime. Dal rapporto “The Environmental Crime Crisis,” – scritto a quattro mani con l’Interpol -  emerge, infatti, che un solo gruppo attivo nel terrorismo che opera nell’Africa orientale incamera tra i 38 e i 56 milioni di dollari all’anno grazie al commercio illegale di carbone. Con le attuali tendenze demografiche, secondo le quali entro il 2050 la popolazione dell’Africa sub-sahariana crescerà di oltre un miliardo di persone, la domanda di carbone è destinata a triplicare. Questo aumenterà considerevolmente il potere d’acquisto delle organizzazioni terroristiche. “È essenziale che il 2014 diventi l’anno di un’azione concreta e decisiva”, ha affermato, Achim Steiner, Il direttore esecutivo dell’UNEP.

Continuando poi sulla scia dei crimini ambientali, il disboscamento illegale rappresenta dal 10 al 30% del commercio mondiale di legname. Per quanto riguarda la produzione della cellulosa, reti di società utilizzano piantagioni autorizzate per immettere sul mercato il legname illegale. Che sfugge in questo modo ai controlli doganali e arriva anche in Europa.

Il valore monetario di tutti i reati ambientaliche comprendono deforestazione, bracconaggio, traffico di animali, pesca illegale, estrazione illegale e scarico di rifiuti tossici - è compreso tra i 70 ed i  213 miliardi di dollari all’ anno.

Il report contiene anche delle raccomandazioni. In primo luogo, gli esperti invitano gli Stati a riconoscere le molteplici dimensioni della criminalità ambientale e il suo serio impatto sull’ambiente e sugli obiettivi per lo sviluppo sostenibile. A coordinarsi con le Nazioni Unite e a rinforzare la propria legislazione interna in materia ambientale, nonché i sistemi istituzionali e giuridici per combattere ulteriormente la corruzione e garantire che il commercio legale sia monitorato e gestito in modo efficace. Fondamentale, poi, il ruolo dei consumatori che devono essere informati attraverso campagne di sensibilizzazione. Sul piano della cooperazione allo sviluppo è necessario che i donatori riconoscano la criminalità ambientale come una grave minaccia per lo sviluppo sostenibile e sostengano gli sforzi nazionali, regionali e globali dedicati all’attuazione e all’applicazione di misure mirate a frenare il commercio illegale.

Accanto a ciò, UNEP ha, inoltre, redatto un documento in cui si sottolinea la minaccia rappresentata dai rifiuti di plastica sulla vita marina. La maggior parte di questi scarti finisce in mezzo al mare formando veri e propri “continenti di plastica” e il crescente impatto della microplastica (pezzi con diametro inferiore a 5 mm) desta particolare preoccupazione. Principalmente perché la loro ingestione mette a repentaglio la vita di numerose specie marine tra cui uccelli, pesci, molluschi, vermi e zooplancton, e danneggia  habitat naturali essenziali come le barriere coralline.

Tra le personalità intervenute al Summit di Nairobi, il ministro dell’ambiente italiano, Gian Luca Galletti, che ha dichiarato che “la battaglia per la protezione degli animali in via d’estinzione e delle specie protette parte dall’impegno nei Paesi di origine”. Il Ministro ha poi chiesto di rafforzare la lotta al traffico illegale di specie protette e che “gli Stati procedano uniti e con la massima fermezza, dando alle Nazioni Unite un chiaro mandato ad agire contro questa barbarie che ingrossa le tasche di sfruttatori senza scrupoli e che intacca la sopravvivenza del nostro pianeta”.

Il Summit si è chiuso con il discorso del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che ha lanciato un appello a “cambiare il rapporto dell’umanità con il nostro pianeta” e ha avvertito che l’attuale consumo di risorse non è più sopportabile: “La mano dell’uomo è ovunque, dalla deforestazione tropicale alle risorse ittiche in declino, dalla crescente penuria di acqua all’inquinamento sempre più accentuato di cieli, mare, terra e acqua nei numerosi luoghi del mondo, dal rapido declino della biodiversità alla crescente minaccia del cambiamento climatico”.

Beatrice Credi

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende