Mobilità sostenibile: il bilancio della Commissione Trasporti su riforme e incentivi
“Da parte della Commissione Trasporti, c’è sempre stata una forte sensibilità sui temi della mobilità sostenibile: lo dimostra il fatto che abbiamo voluto con forza una legge che agevolasse l’uso delle autovetture con minore impatto ambientale, dal metano all’elettrico”. Parola del presidente Mario Valducci, intervenuto ieri alla presentazione del progetto Ecopatente, presso la Camera dei Deputati, e intervistato da Greenews.info insieme alla vicepresidente della IX Commissione, Silvia Velo
“Agli sgoccioli della legislatura”, come definiscono entrambi l’attuale passaggio istituzionale, è anche tempo di bilanci: “Non possiamo prevedere il futuro ma certamente abbiamo contribuito a realizzare alcune tappe importanti per la mobilità a basse emissioni”. E fondamentalmente con due strumenti: il primo è la così detta mini riforma del Codice della Strada nella parte in cui, finalmente, disciplina i “veicoli a bilanciamento assistito” (i Segway), i mezzi elettrici a due ruote che, indirizzati dal corpo di chi guida, sono utilizzati soprattutto nei centri storici e in dotazione tra le forze dell’ordine.
“Finora”, spiega Valducci, ”il Codice li equiparava ai pedoni, mentre con la mini riforma saranno assimilati alle biciclette elettriche” (velocità massima 20 Km/h e utilizzo consentito a chi ha almeno 16 anni). “Siamo in un momento in cui si vendono più biciclette che automobili: questo significa che occorre dotare le nostre città di piste ciclabili e abituarsi a una guida più attenta e responsabile da parte di chi guida autovetture”. In generale, il presidente della Commissione Trasporti, Poste e Tlc della Camera crede che quello della eco-mobilità sia “un mercato in sviluppo, più sostenibile nei grandi centri urbani, che però va aiutato”.
E lo hanno fatto tramite un secondo strumento: un progetto di legge a sostegno dell’auto elettrica (poi esteso ad altre forme di mobilità sostenibile, come quelle a gas) di cui era titolare la Commissione Attività Produttive. Ora quelle misure – Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive – sono state inserite nell’ultimo Decreto Sviluppo, quello convertito in agosto, e dunque sono legge.
“Abbiamo messo in campo incentivi non solo all’acquisto ma anche all’infrastrutturazione logistica”, spiega Silvia Velo, “ora tocca al governo darne attuazione e alle imprese lavorare: questo significa anche incentivi agli enti locali per l’installazione delle colonnine di ricarica, ad esempio”.
Tra le disposizioni inserite nel Decreto Sviluppo, c’è quella che prevede lo stanziamento di 210 milioni di euro in tre anni (50 per il 2013 e 45 sia per il 2014 che per il 2015) con un bonus di 5.000 euro per chi acquisterà un auto elettrica o ibrida che emetta meno di 50 g/km di Co2, oltre al piano infrastrutturale per la ricarica con tariffe agevolate.
“Come Commissione”, conclude l’on.Velo, “ci siamo molto impegnati anche sul tema del trasporto pubblico locale: è stato reso strutturale lo storno alle Regioni di una parte delle accise per finanziare il TPL (trasporto pubblico locale, Ndr)”. Un tema importante perché, spiega la vicepresidente della Commissione Trasporti, il “trasporto collettivo rappresenta una chance di ecomobilità, e dà possibilità alle Regioni di programmare e alle aziende di fare investimenti”. Ma la mobilità sostenibile passa anche attraverso “il rinnovo del parco veicoli”, su cui purtroppo l’Italia è in ritardo.
Ilaria Donatio