Quando i rottami cessano di essere rifiuti? Il nuovo regolamento europeo sul riciclo
Quando i rottami di ferro, di alluminio, di acciaio cessano di essere rifiuti? Il 31 marzo scorso la Commissione Europea ha adottato il primo regolamento che stabilisce i criteri per sviluppare un mercato maturo del riciclaggio.
“Dobbiamo iniziare a trattare i rifiuti come una risorsa preziosa e l’adozione di criteri nuovi costituirà un autentico stimolo per le nostre industrie” ha detto il commissario UE all’Ambiente Janez Potočnik. ” Si tratta” ha continuato – “di un nuovo importante passo verso l’obiettivo che l’UE si posta di diventare una società che ricicla e che utilizza in modo efficiente le risorse“.
I rifiuti delle industrie e dei consumatori europei sono infatti, in misura sempre maggiore, recuperati e rielaborati per ottenere nuovi prodotti, anzichè finire nelle discariche. Ma in passato sono mancati dei criteri chiari per stabilire quando un materiale recuperato dai rifiuti cessi di rientrare in questa categoria e possa essere considerato un nuovo prodotto o una materia prima. Le nuove norme permetteranno dunque di creare certezza giuridica e parità di condizioni per l’industria del riciclaggio, di eliminare gli oneri amministrativi superflui, escludendo dall’ambito di applicazione della normativa sui rifiuti le materie prime secondarie sicure e pulite, e di contribuire all’approvvigionamento di materie prime delle aziende europee.
Si porrà così fine a una situazione in cui l’assenza di criteri chiari e armonizzati ha portato alcuni Stati membri, negli anni passati, ad agire in modo totalmente anarchico. Grazie al nuovo regolamento, ad esempio, i rottami di metallo puliti e sicuri non dovranno essere classificati come rifiuti, a patto che sia terminato qualsiasi trattamento (come taglio, frantumazione, lavaggio e disinquinamento) necessario per preparare i rottami all’utilizzazione finale in impianti di lavorazione dell’acciaio o dell’alluminio oppure nelle fonderie. Per le vecchie autovetture occorrerà quindi procedere allo smontaggio, alla rimozione di liquidi e composti pericolosi e al trattamento della frazione metallica, in modo da recuperare rottami metallici puliti che soddisfino i criteri stabiliti per definire quando un rifiuto cessa di essere tale.
Il regolamento entrerà in vigore in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dopo un periodo transitorio di sei mesi. La Commissione, nel frattempo, sta elaborando criteri applicabili ad altri materiali che rivestono particolare importanza per i mercati del riciclo nell’UE, come il rame, la carta, il vetro e il compost.
Francesca Fradelloni