Recupero di materia: il “nuovo mito” nell’arte e nel design
Pubblichiamo un breve estratto dell’articolo del direttore editoriale di Greenews.info, Andrea Gandiglio, scritto per il numero di settembre-ottobre di Arte Sera, dedicato al tema “L’arte del riciclo“.
Può un rifiuto diventare arte e design? Ricordo ancora l’inaugurazione della mostra “Kinder Art” alla Triennale Bovisa di Milano, nel 2009. La Ferrero aveva voluto festeggiare, in quell’occasione, i 4 miliardi di ovetti Kinder prodotti in 40 anni, con una call ad artisti di tutto il mondo che fossero rimasti affascinati da questo prodotto di largo consumo, entrato a far parte dell’immaginario collettivo di almeno tre generazioni. La sorpresa che l’ovetto riservò agli organizzatori fu la segnalazione di ben 248 opere, da Mimmo Rotella ai giovani emergenti. La maggior parte degli artisti non si era concentrata però sull’ovetto di cioccolato, quanto sul barilotto di plastica gialla della sorpresa, riciclato, riusato e reinterpretato nei modi più creativi.
La tendenza a recuperare materia, nell’arte e nel design, è ovviamente molto più antica, almeno quanto le esperienze dei futuristi e di Duchamp, nel primo Novecento. I primi con collage e altri assemblaggi, il secondo con i ready-made, come il famoso “Fontana”, l’orinatoio raccattato e decontestualizzato per assurgere a opera d’arte. Ma quelli non erano certo anni in cui ci si ponesse il problema ecologico dell’eccesso di rifiuti e della loro gestione. Nemmeno l’Arte Povera degli anni ’60 raggiunge pienamente questa consapevolezza e, in fondo, utilizza i materiali poveri – legno, stracci e rifiuti industriali – come linguaggio formale, in contrapposizione all’arte precedente, prima ancora che strumento di denuncia ambientale. Solo Pistoletto e Gilardi arriveranno, negli anni più recenti e con esiti diversi, a sviluppare un’evidente sensibilità al tema, che farà dichiarare al primo: “Oggi il nuovo mito è il riciclo, che ha preso il posto del progresso”.
Leggi l’articolo integrale su Arte Sera, pagg. 18.19.
Per una diversa interpretazione del rapporto tra arte e ecologia leggi invece l’intervista di Letizia Tortello a Francesco Bonami: “L’arte ecologica non funziona“, Greenews.info, 21 settembre 2012