Il vulcano (freddoloso) Littizzetto
Parte oggi su Greenews.info, con l’intervista della nostra inviata Letizia Tortello a Luciana Littizzetto, la nuova rubrica V.I.P. – Very Important Planet, nata per testare il know how e la sensibilità ambientale dei personaggi noti del mondo dello spettacolo, dell’arte, della musica, della cultura e il loro rapporto con la città dove vivono o lavorano. Una rubrica per “non addetti ai lavori” e curiosi, per chiudere la settimana con spunti tra il serio e il faceto. Vi aspettiamo, ogni venerdì, per le prossime imperdibili interviste!
Vulcano Luciana la “equo-sostenibile”. Non troppo, non troppo poco. Il giusto. Attenzione all’ambiente senza perdersi nelle manie dei fanatici. Con concretezza.
Scopriamo dunque quali sono le abitudini di casa Littizzetto in tema di “green life”.
D) Partiamo dai trasporti. Lei vive a Torino. Auto, metro o bicicletta?
R) Eh, la bicicletta mi piacerebbe tanto… Abito in una strada in salita. E prima della discesa (ardita, come diceva il cantautore) c’è sempre la risalita (durissima). All’andata scendi da casa alla velocità del suono, in mezzo secondo netto sei in Piazza Vittorio, a tornare su mi scoppiano le coronarie. Qualche volta l’ho fatto, ma a metà sono smontata a spingere. Dovrei essere più allenata, non che non lo sia eh… Poi l’aria di Torino è impegnativa. Quindi auto. Suzuki Wagon Air del 2003, la prendo spesso. E’ un cartone, potrei cambiarla, ma del modello proprio non m’importa. Non sono io che trasporto l’auto, è lei che deve trasportare me. E poi mio figlio…se ci sale con i piedi bagnati…mi prende sempre lo stranguglione! L’altro giorno ha rovesciato la mozzarella sui sedili.
D) Chiude l’acqua mentre si lava i denti o mentre fa la doccia?
R) Denti sì, doccia no. Mi dà l’idea di aver freddo. E io sono molto freddolosa. Però mi arrabbio con il piccolo perché quando fa la doccia lui si sciolgono i ghiacciai del Kilimangiaro.
D) E con il risparmio energetico, come la mettiamo?
R) Qui abbiamo una strategia efficace. Le fotocellule nei corridoi, si illuminano solo quando passi, senza sprechi. Non ho grossi lampadari, la casa è disseminata di lampade ovunque. Le lampadine sono normali, niente basso consumo. Una volta ho provato: mi sembrava di entrare in una stalla. Un disastro.
D) Entriamo in cucina. Per consumare meno è meglio tenere il frigo aperto mentre si fanno i lavori in cucina o aprirlo all’occorrenza, anche più volte?
R) Questo lo so da sempre, me l’hanno insegnato i miei genitori: non si tiene mai aperto il frigo inutilmente!
D) A casa differenziate i rifiuti? Se sì, che cosa?
R) Carta, plastica, lattine, grigio. Ho secchi diversi per tutto. I miei saranno pure stati educati a fare il loro dovere di “riciclatori”, ma appena giro i tacchi ecco che mi trovo la carta nel misto. Lì parte la pistinaggine, li massacro.Il peggiore è il sacchetto dell’umido. Ma brutte esperienze capitano anche quando mio figlio infila nella plastica il vasetto con ancora due dita di yogurt: è colato nell’intero cesto. Una cosa che mi fa molto ridere è che da noi, a Borgo Po, nel mio condominio, i bidoni sono chiusi. Della serie: teniamo le bucce di patata sotto chiave.
D) Quanti gradi in casa?
R) Beh, come ho detto io ho freddo. Sono piccola, si vede che la caldaia interna non funziona. Tempo fa andava così: ai piani alti brasavano, io morivo di freddo. Ho convinto il palazzo a cambiare la caldaia con gli incentivi, mettere valvole che funzionano. E ora la temperatura è caliente. Ogni tanto senti il calorifero che fa “piiiiiiiiii”, fischia, sembra che esploda. Stiamo sui 21 gradi. I miei dicono “che caldo”, ma so che è tutto spirito di contraddizione. Poi c’è il camino. Abbiamo disboscato la Valchiusella e bruciando il legno, con un sistema a telecomando, mando aria calda nelle varie camere.
D) Ha mai fatto la testimonial per qualche campagna pro-ambiente?
R) Recentemente per la Coop. A proposito, un appunto ai supermercati lo voglio fare: mi irrita che ti facciano scontrini grossi come dei quinterni e che tengano i frighi alle temperature della calotta polare. Compri il formaggio, poi lo devi scongelare.
D) Altre accortezze “verdi” di tutti i giorni?
R) Spegniamo i led dei televisori. Però posso dire: è inutile che stiamo a massacrarci i neuroni con pratiche e pratichine, quando poi vai in città e vedi che i negozi di piastrelle tengono le vetrine super illuminate per tutta la notte. Chi vuoi che si fermi a guardare le piastrelle di notte! Un’altra cosa che mi dà il nervoso è negli uffici. In quanti non spengono il pc uscendo, così lo trovano già acceso il giorno dopo - dicono come scusa. Un accidenti! Sull’argomento cibo invece, cerco di comprare i prodotti di stagione, evitando quelle cose tipo le fragole a Natale, i pomodori a gennaio.
D) Se fosse assessore all’ambiente, che cosa farebbe come prima cosa per Torino?
R) Affronterei di petto la questione Ztl. Mi viene il sangue agli occhi quando vedo come l’hanno pensata. Tutto un piano di vie trafficabili, peccato che alcune sembrino poi camere a gas, altre completamente sgombre. Mi chiedo, a cosa serve?
D) Se fosse amica del genio della lampada, cosa desidererebbe cambiare dedicando un pensiero all’ambiente?
R) Farei sparire chi tiene la macchina accesa in seconda fila aspettando la moglie che è andata a far la spesa, o in coda. D’estate per l’aria condizionata, d’inverno per il riscaldamento. Vai in un bar e fatti un cicchetto, dico! O un ghiacciolo, a seconda.
D) Sempre giocando di fantasia, in quale pianta vorrebbe reincarnarsi?
R) In qualche albero utile, che faccia frutti. Tipo il melo ballerino che ho sul balcone. Mi si addice, fa le meline piccole.
D)In quale ortaggio?
R) Voglio diventare un ravanello rosa shocking. Una verdura inconsueta, che non si fa notare, sta sotto terra, poi quando la mangi ti infila un piccantino che dal suo aspetto pallido non t’aspetti.
Letizia Tortello