Come i cambiamenti climatici influenzano gli investimenti finanziari
Definire una chiara strategia riguardante i cambiamenti climatici conviene: questo è il risultato dello studio Climate Change Scenarios- Implication for Strategic Asset sulle opportunità di gestire il rischio-clima nelle decisioni di allocazione degli investimenti di alcuni investitori istituzionali, come i fondi pensione.
Lo studio è un lavoro della Mercer e ha coinvolto quattordici grandi investitori internazionali, tra cui alcuni fondi d’investimento, con la collaborazione e il supporto dell’International Finance Corporation e del britannico Carbon Trust. Il team di ricerca economico-scientifica è stato coordinato dal Grantham Research Institute della London School of Economics e dalla Vivid Economics.
I risultati del report sono chiari: i cambiamenti climatici aumentano l’incertezza degli investimenti a lungo termine e perciò hanno bisogno di essere gestiti come rischio. Si stima che nei prossimi anni i cambiamenti climatici potrebbero contribuire al 10 % nella gestione del portfolio e nelle strategie di gestione del rischio degli asset di investimento: perciò i soggetti incaricati di effettuare scelte di portfolio management dovranno cominciare a prendere coscienza di questo nuovo rischio e imparare a gestirlo opportunatamente.
Per coloro che riusciranno a compiere per tempo le opportune scelte strategiche, la valutazione dei cambiamenti climatici può aiutare sia a mitigare il rischio-clima, che a catturare nuove opportunità: si calcola che gli investimenti in tecnologie low carbon potranno raggiungere i 5 mila miliardi di dollari nel 2030, l’equivalente di mille piccole finanziarie italiane.
Lo studio Mercer analizza il potenziale impatto finanziario dei cambiamenti climatici sul portfolio degli investimenti, identificato su una serie di quattro scenari al 2030, ma non solo: il report è anche uno strumento pronto all’uso degli investitori istituzionali per comprendere il rischio-clima e le opportunità disponibili, divisi tra tipi di asset di investimento e regioni. Il “TIP Framework” di Mercer stima il tasso di investimento in tecnologie low carbon (T), gli impatti sull’ambiente fisico (I) e i connessi costi del carbonio e della CO2 risultanti da politiche globali, sviluppati secondo quattro scenari futuri (P). Identifica anche una serie di passaggi molto pragmatici, per investitori istituzionali, da considerare nelle scelte di allocazione degli asset. Gli investitori potrebbero infatti beneficiare di maggiori allocazioni a infrastrutture, settore immobiliare, private equity, agricoltura, forestazione e asset sostenibili.
Continuare a rimandare politiche potrebbe dunque costarci caro, anzi carissimo: secondo l’analisi Mercer, il costo dell’impatto sull’ambiente fisico, la salute e la sicurezza alimentare potrebbe superare i 4 mila miliardi di dollari, mentre l’impatto in termini di perdite economiche negli investimenti potrebbe essere anche superiore, nell’ordine di diverse migliaia di miliardi di dollari. Per questo il mondo del business e degli investitori istituzionali deve dialogare con la politica per incentivare un coordinamento internazionale delle politiche su clima e CO2, coadiuvate da politiche nazionali. L’Europa e la Cina, con alcuni Paesi asiatici, saranno le regioni che più di altre traineranno gli investimenti green nei prossimi decenni.
Veronica Caciagli