“Puliamo il mondo” avverte: nessun rifiuto ci scapperà!
Nessun rifiuto sfuggirà ai volontari di “Puliamo il mondo”: una vera e propria minaccia bonaria che Legambiente – in collaborazione con la Rai – lancia in occasione della 20esima edizione di quelle che sono state rinominate le “Olimpiadi delle Città Pulite“, dal 28 al 30 settembre. Per il ventesimo anno consecutivo, la nota iniziativa di volontariato ambientale – versione italiana di Clean up the World, la campagna internazionale nata a Sidney nel 1989 - vedrà scendere nelle piazze, per le strade, nei giardini italiani migliaia di “cittadini-atleti” pronti a fare qualcosa di concreto per l’ambiente. Una iniziativa di successo che ha registrato, nel tempo, adesioni crescenti – l’anno scorso i partecipanti sono stati 700mila per un totale di 1.300 aree ripulite – “e pensare che il primo anno siamo stati guardati come se fossimo extraterrestri!”, scherza il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni, durante la conferenza stampa di presentazione, in Viale Mazzini. Recuperare aree abbandonate al degrado e rendere più vivibili le nostre città: “La sensibilità dei cittadini”, spiega Muroni, “e la loro coscienza civica sono cresciute notevolmente negli anni. Di più rispetto a quelle di amministrazioni e politici”.
Un esempio? “Il più significativo è la vera rivoluzione resa possibile proprio dalla gente comune che, rapidamente, si è adeguata e ha smesso di utilizzare i sacchetti di plastica (noi eravamo il Paese che ne consumava di più in tutta Europa), mentre i commercianti alzavano barricate!”. Tutto è possibile, dunque. Fitto il programma che quest’anno Legambiente intende realizzare: Roma e Paestum saranno i “due centri nevralgici” del weekend degli attivisti ambientali: nella capitale, verrà pulita l’area di Colle Oppio e rilanciata la petizione a favore della pedonalizzazione dei Fori imperiali. A Paestum, invece, sarà promossa la pulizia di Porta Marina, l’antica porta della città che dava sul mare: un’iniziativa, quella riguardante l’antica Poseidonia situata nella parte più orientale del golfo di Salerno, che si inquadra nel più vasto progetto di “azionariato ambientale”: “Ogni cittadino”, spiega sempre Muroni, “potrà acquistare anche un ettaro di terreno dell’area archeologica della città campana, per consentirne il ripristino e permettere ai geologi di proseguire negli scavi”.
In Piemonte, a Torino, “Puliamo il Mondo” si coniuga con la mobilità sostenibile, tramite la ripulitura della pista ciclabile lungo il fiume Dora. Sempre una pista ciclabile, sarà oggetto della cura dei cittadini, nelle zone colpite dal sisma, in Emilia, a Vigarano Mainarda, nel ferrarese. E nel Lazio, a Sabaudia, ambiente e integrazione sono due facce della stessa medaglia: la comunità sikh – proveniente dall’India del Nord e insediata nella zona del Parco del Circeo – insieme alla Fondazione IntegrA/Azione e Legambiente dedicheranno la giornata di domenica alla pulizia dei giardini del Residence “Bella Farnia”.
“Puliamo il Mondo” apre dunque le danze. Anche via etere: il Tgr Ambiente Italia ospiterà da lunedì 24 a sabato 29 settembre, una striscia quotidiana di 15 minuti, dalle 14.50, “per fare l’inventario dell’Italia da ripulire”, spiega il conduttore Beppe Rovera. Con uno speciale di due ore e un quarto per raccontare in presa diretta la più grande mobilitazione di volontariato ambientale.
Ilaria Donatio