Conferenza Mobility Managers: meno auto e più ecologiche
L’Italia si muove, e parecchio. Ma l’alternativa all’utilizzo eccessivo delle automobili, con tutte le relative conseguenze, non può essere la “demobilità”. Così ci si organizza in reti, associazioni, tra Comuni e, da qualche tempo all’interno delle aziende c’è una figura professionale specifica (e specializzata): il Mobility Manager.
Euromobility è infatti l’Associazione Nazionale dei Mobility Manager, impegnata dal 2000 nella promozione e nello sviluppo di politiche per il trasporto e la mobilità all’interno di imprese private, enti e pubbliche amministrazioni, e ha scelto l’Environment Park di Torino per organizzare, venerdì 25 marzo, l’11^ Conferenza Nazionale. “Torino è un contesto ideale – ha detto il Presidente di Euromobility Arcangelo Merella – anche alla luce delle politiche per la mobilità e per il rafforzamento del trasporto pubblico e della bicicletta nel corso degli ultimi anni”.
La Conferenza si è aperta con il confronto tra le più avanzate esperienze europee (dalla Germania, all’Inghilterra, dalla Svizzera alla Francia), soprattutto in vista della recentissima adesione dell’Italia (attraverso il Ministero dell’Ambiente) ad EPOMM European Platform on Mobility Management, la rete di Paesi europei impegnati nella promozione del Mobility Management.
Secondo Lorenzo Bertuccio, Direttore di Euromobility e moderatore della sessione matttutina del convegno, “é necessario che si affermi una cultura del cambiamento, che favorisca un mutamento dei costumi, delle abitudini e di un forte impegno, anche finanziario, per affrontare più seriamente il tema della mobilità nelle aree urbane”.
Anche i “cugini francesi” confermano, per voce di Jean-Marie Guidez, rappresentante del Ministero dell’Ecologia, Energia e Sviluppo Sostenibile, che rilancia il bisogno “di economizzare gli spostamenti, di una mobilità ragionata, di cui la politica deve farsi, per prima, portavoce e promotrice, attraverso interventi coraggiosi che rendano le città equilibrate e soprattutto affidabili”, perché il cittadino deve poter arrivare puntuale ad un appuntamento utilizzando una “rete di trasporti sostenibili”, spostandosi in tram, in metropolitana, in bici (con la propria o affittandola) o a piedi. “La politica, continua Guidez, deve fornire gli strumenti perché questo sia possibile. E vi posso garantire che le politiche coraggiose hanno vinto e, per fare gli esempi francesi di Lille, Grenoble e Strasburgo, le amministrazioni sono state riconfermate, acquistando la fiducia degli elettori”.
Creare l’alternativa pare dunque essere l’unica soluzione possibile.
Come rilevato, aumentano del resto gli utenti del bike sharing (più 51% solo nell’ultimo anno), con Milano regina del servizio, con oltre 1.400 biciclette disponibili e Torino, che in poco tempo ha predisposto 116 stazioni, subito al seguito. Torino è inoltre la città che può vantare il car sharing più avanzato e di successo del Paese, che ora si sta allargando anche alla provincia e a mezzi di trasporto commerciali.
“Poi ci sono le auto ecologiche, spiega Roberto Rizzo, giornalista scientifico e autore del libro “Guida all’auto ecologica”, che utilizzano energia pulita al posto dei combustibili fossili. L’auto elettrica è un’ottima soluzione che ha fatto un salto tecnologico da gigante con le nuove batterie a ioni di litio, che raggiungono una densità di energia doppia rispetto alle batterie precedenti, ricaricabili a casa o tramite le colonnine per strada”. Ormai le auto ibride, veicoli con un motore termico e uno o due motori elettrici, sono una realtà consolidata (“sarebbe necessario un investimento per aumentare le colonnine di ricarica, dice Rizzo, per rendere il servizio più comodo e convincente per gli utenti”), così come le automobili a gas. “In Italia contiamo 1 milione 500 automobili a Gpl e 500 mila a Metano, spiega Alessandro Tramontano, Presidente di Consorzio Ecogas, e rispettivamente 2.350 e 760 distributori”. Le Città che già vanno a tutto gas con Gpl e Metano sono oggi Ravenna e Ferrara, con percentuali di veicoli a gas superiori al 16%.
Il tasso di motorizzazione resta però per l’Italia il più alto d’Europa: 61 auto ogni 100 abitanti nelle principali 50 città italiane contro la media europea di 46. “Ne approfitto, continua il Presidente Tramontano, per rivolgere un invito alle alte cariche perché mettano a disposizione fondi per gli incentivi. La richiesta registra un importante gradimento, ma è chiaro che quando l’incentivo è statale, la campagna ha maggiore successo”.
Nel corso della giornata è stato anche assegnato il Premio “Pensieri&Pedali“, riconoscimento attribuito ogni anno a personaggi della cultura e dello spettacolo che hanno dedicato particolare attenzione alla bicicletta. Il premio è andato a Bruno Gambarotta, giornalista, convinto pedalatore a Torino, che ha ironicamente ribadito: “sono in crisi, ho 45 di piedi e peso 108 chili, se non usassi la bicicletta, la mia mole sposterebbe da sola un gran numero di polveri”.
Alfonsa Sabatino