1° Workshop IMAGE: la formazione per i green jobs
Giovedì 26 maggio, con l’intervento introduttivo di Paolo Soprano, responsabile della divisione Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente, si aprirà, al Museo di Scienze Naturali di Torino, la prima edizione del Workshop Nazionale I.MA.G.E - Incontri sul Management della Green Economy, il format ideato da Greenews.info e .Eco per fotografare, in concreto, l’evoluzione dell’economia verde italiana.
Quello della concretezza e della pragmaticità del confronto tra gli operatori del settore, di fronte a un pubblico competente, è infatti, nella nostra analisi, un’esigenza che si percepisce in maniera tanto più evidente, quanto più il dibattito e gli interventi su questo tema - ormai di estrema attualità e “moda” - si fanno generici e inconcludenti. La green economy, nel nostro paese, pur non essendosi ancora radicata e diffusa come avrebbe potuto, deve infatti necessariamente avviarsi verso una “fase due”, più selettiva e qualitativa, che consenta di scrollarsi di dosso tutta l’insignificante retorica dell’ “amico dell’ambiente“, “buono verso il pianeta” ecc, per concentrarsi, al contrario, su quelle che possono essere, realmente, le soluzioni per conciliare la produzione e lo sviluppo con la sostenibilità ambientale e la salute individuale.
Secondo un calcolo del Ministero dell’Ambiente tedesco, questa rivoluzione potrà portare ad aumentare, da qui al 2020, il PIL europeo di 620 miliardi di euro, creando, contemporaneamente, 6 milioni di posti di lavoro nei green jobs, i cosiddetti “lavori verdi”. Una prospettiva dunque che non ammette più scuse né tentennamenti, né da parte dei governi né tra gli imprenditori e gli industriali – a patto che, sull’altro fronte, quello ambientalista, ci sia una fattiva disponibilità alla cooperazione, per centrare un obiettivo comune.
Ma questo ”accordo tra le parti” potrebbe ancora non bastare se non ci saranno manager, professionisti, tecnici e operai formati alle nuove conoscenze, alla trasversalità mentale e all’interdisciplinarietà che la green economy necessariamente richiede. Come ha brillantemente denunciato Vittorio Sangiorgio, il rappresentante dei giovani di Coldiretti, chiamato ad aprire, pochi giorni fa, l’assemblea di Roma: “ nella formazione abbiamo continuato a finanziare corsi e corsetti lontani dalle vere esigenze delle imprese, che intanto continuano a cercare invano competenze. E, mentre mancano, nel nostro Paese vere scuole di imprenditorialità e la trasmissione dei saperi è legata a vie del tutto informali e spontanee, si continuano a pagare iniziative fittizie, assecondate da bandi pubblici ad hoc. Uno sperpero di risorse pubbliche inaccettabile di fronte ai gravi problemi del Paese“.
Una fotografia impietosa ma lucida, in linea con quello che sarà lo spirito del Workshop IMAGE: riflettere, senza reticenze, sulle contraddizioni, sui freni normativi, sulle criticità del sistema, così come sulle positività e le possibili soluzioni, per evitare di alimentare una sterile polemica politica e individuare, invece, le vie d’uscita alla crisi, tracciando il profilo, l‘immagine di quello che potrà essere la green economy italiana nei prossimi anni.
Capire e conoscere i possibili sviluppi aiuta infatti i giovani a costruire, attraverso la formazione – tema portante di questa edizione - una carriera lavorativa in linea con le proprie aspettative e i meno giovani, altrettanto colpiti dalla crisi, a riposizionare e adeguare il proprio profilo professionale alle esigenze del mercato.
Durante i due giorni di IMAGE più di 30 relatori, tra top managers d’azienda, professionisti e docenti universitari, saranno invitati a confrontarsi e raccontare le proprie esperienze, per delineare quelli che saranno gli sviluppi di business, le ricadute occupazionali e le conseguenti esigenze formative nei principali settori della green economy nazionale, che saranno oggetto di 7 tavole tematiche: Energie Rinnovabili, Abitare e Lavorare Sostenibile, Vivere Sostenibile, Mobilità Sostenibile, Comunicazione & Informazione, Agricoltura Cibo & Paesaggio, Le Professioni delle 5R (Rifiuti, Riciclo, Riqualificazione, Riduzione delle emissioni, Recupero di materia).
A chiudere il workshop tirandone le fila, sarà di nuovo, venerdì 27, un “tecnico”, Tiziana Lang, della Direzione Generale Ammortizzatori Sociali e Incentivi all’Occupazione del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, a conferma della volontà dell’organizzazione di evitare qualsiasi strumentalizzazione politica (di un tema “universale” come quello dell’ambiente), concentrandosi invece sugli aspetti concreti più urgenti – confluiti anche nelle 64 pagine del numero monografico “La formazione per le professioni della green economy“, che sarà presentato in anteprima durante il workshop e distribuito al pubblico in sala.
L’evento, coerentemente con i contenuti, è stato inoltre progettato per essere a bassissimo impatto ambientale, grazie ad un’attenta valutazione delle forniture, della mobilità e dell’accoglienza, che dimostra come sia oggi possibile, con qualche sforzo in più, non tanto aggiudicarsi un “bollino” per appagare la coscienza, ma stimolare una filiera virtuosa nella green economy nazionale, che possa coinvolgere un numero sempre maggiore di operatori, nella convinzione che la sostenibilità sia un asset strategico determinante per uscire dalla crisi.
Andrea Gandiglio