Vin’Alp alla ricerca della biodiversità tra i filari alpini di Piemonte e Savoia
Riportare la biodiversità in vigna, in particolare tra i filari alpini. È questo lo scopo del progetto Vin’Alp, presentato in questi giorni al Vinitaly e realizzato dalla Provincia di Torino in partenariato con il Dipartimento francese della Savoia, grazie a un finanziamento europeo di 1,5 milioni di euro nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra.
Aderendo a “Vin’Alp”, che si concluderà ad agosto 2014, le comunità vitivinicole della Savoia e del Torinese si impegnano per la riconquista degli antichi vitigni autoctoni e per l’avvio di un percorso di conoscenza storica e antropologica sull’evoluzione dei paesaggi vitati. “Il partenariato transfrontaliero – spiegano i responsabili del progetto – supporterà la candidatura dei territori montani all’inserimento della viticoltura nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO”. Tra gli obiettivi c’è la caratterizzazione dei “terroirs” e la conoscenza e conservazione del patrimonio genetico dei vitigni autoctoni. “Il territorio montano e pedemontano della provincia di Torino è storicamente ricco di una biodiversità che ha resistito nei tradizionali “vigneti plurivarietali”, in cui decine di varietà diverse coesistono nello stesso appezzamento e persino nel medesimo filare, ben adattandosi anche a severe condizioni pedoclimatiche”.
I vitigni minori sono oggetto di una riscoperta, per le grandi potenzialità che possono esprimere: il legame storico e culturale con il territorio, indispensabile per l’espressione della “tipicità” oggi molto ricercata, ma anche le peculiarità viticolo-enologiche, che consentono una nuova diversificazione dell’offerta. Il percorso per la valorizzazione inizia con il recupero e la conservazione dei vitigni rari in vigneti collezione realizzati ad hoc, passando poi allo studio ed alla caratterizzazione delle performance agronomiche ed enologiche. Presso la Scuola Malva Arnaldi di Bibiana, centro di ricerca e sperimentazione agraria, sono presenti un vigneto per la conservazione di 80 vitigni minori autoctoni della fascia pedemontana piemontese e due vigneti sperimentali per lo studio delle potenzialità viticolo-enologiche degli stessi. Nell’ambito del progetto “Vin’Alp”, la collezione del germoplasma viticolo sarà arricchita con oltre 150 vitigni autoctoni dell’intero arco alpino, assumendo una dimensione transfrontaliera ed europea. Queste collezioni, oltre a rispondere alla priorità della conservazione del germoplasma, diventano importanti strumenti di divulgazione della ricchezza di biodiversità viticola e testimonianza viva e reale di questo prezioso patrimonio.
“Il progetto Vin’Alp – spiega l’Assessore all’Agricoltura Marco Balagna – è frutto di una riflessione sulla situazione attuale del mondo del vino e sulle sue prospettive di evoluzione, in particolare per le zone alpine transfrontaliere caratterizzate, in passato, da continuità economica e sociale. Ricchi di una storia comune, i territori della provincia di Torino e della Savoia vogliono consolidare la loro cooperazione in tema di economia rurale e, in particolare, per la valorizzazione degli spazi vitati”.