Torino: l’architettura invade la città
Torna a Torino (dal 30 maggio al 2 giugno 2012) il Festival “Architettura in Città”, un intenso programma di iniziative culturali per popolare spazi aperti e luoghi privati del capoluogo piemontese e dell’area metropolitana . Promossa dall’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Torino e dalla Fondazione OAT, la manifestazione si pone come occasione per avvicinare all’architettura un pubblico vasto tramite la complicità di altre forme progettuali e artistiche. Nove le categorie tematiche all’interno delle quali sono raccolte le numerose iniziative; sei già presenti in calendario nella prima edizione: architettura e design, città e paesaggio, arte, teatro e cinema, musica, libri; tre che fanno la loro comparsa per la prima volta: smart, radical e educational.
L’iniziativa – in anticipo di circa un mese rispetto alla prima edizione, per aderire al Festival “Le città visibili” promosso dalla Fondazione Torino Smart City - ha ottenuto il patrocinio di Città di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte insieme alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, al Collegio Costruttori Edili e al Consiglio Nazionale degli Architetti. Il Festival ha inoltre il sostegno degli sponsor Sikkens e Zumaglini & Gallina e la media partnership de Il Giornale dell’Architettura.
All’interno della cornice smart rientrano tutte le iniziative sul tema della città intelligente e dell’abitare sostenibile che meglio rappresentano la partecipazione di OAT e Fondazione OAT all’interno del festival “Le città visibili”. Di particolare interesse l’installazione sonora Theme For Smart Cities – La città stratificata: promossa da Associazione Culturale Situazione Xplosiva, Fondazione OAT, Festival Club To Club in collaborazione con GTT – Gruppo Torinese Trasporti e IED – Istituto Europeo del Design Milano, l’iniziativa prevede una sonorizzazione site specific a cura di Painè Cuadrelli dal 31 maggio al 3 giugno nella Linea 1 della metropolitana e nell’ascensore della Mole Antonelliana, per tutta la durata del servizio. Coniugando l’attenzione per il luogo, per una mobilità smart e più piacevole con la “città stratificata” (quella cioè sotterranea e quella dall’alto), il progetto consentirà ai visitatori di fruire di una rappresentazione sonora della salita nell’ascensore della Mole Antonelliana e di una diversa colonna sonora nella metropolitana per accompagnare i diversi momenti della giornata: il mattino, il rientro dalle scuole e dagli uffici e la sera.
Sul tema smart sono inoltre numerosi gli eventi proposti dal Politecnico di Torino: molti degli appuntamenti (21 maggio – 4 giugno) al Castello del Valentino verteranno sul tema degli spazi pubblici, appuntamenti e una mostra sulla formazione di architetti e designer, un convegno sulla smart city in montagna e una mostra sui lavori degli studenti.
All’interno del tema radical si inserisce la produzione più importante della Fondazione OAT: la mostra Radical City, visitabile dal 30 maggio al 30 giugno all’Archivio di Stato di Torino, affronta il tema della città come spazio di sperimentazione delle teorie espresse dall’architettura radicale italiana, attiva dal 1963 al 1973 e per molti anni esclusa dalla storia dell’architettura ufficiale, ad opera di Archizoom, Superstudio, UFO, Gianni Pettena, Ugo La Pietra, Pietro Derossi/Strum, 9999, Zziggurat. La mostra, curata dal critico di architettura Emanuele Piccardo, si pone l’obiettivo di riscrivere una pagina importante dell’architettura italiana che ha influenzato le generazioni future di progettisti, da Zaha Hadid a Bernard Tschumi, da Rem Koolhaas a Winy Maas. L’esposizione è suddivisa in quattro aree tematiche: il contesto, la teoria, la piazza, la discoteca. La mostra ha inoltre un calendario di iniziative a corollario dell’esposizione: una video proiezione (il 31 maggio) e due conferenze (il 30 e il 31 maggio) nel calendario del festival e una serie di conferenze con cadenza settimanale fino alla chiusura della mostra il 30 giugno.
L’elenco completo di tutti gli appuntamenti in programma sono consultabili sul sito architetturaincitta.oato.it .