Studio Selectra: il 78% delle offerte di energia elettrica sul mercato è “green”
Le offerte “verdi” dell’energia elettrica (quelle cioè provenienti da fonti rinnovabili) non possono più essere considerate “alternative”, perché ormai rappresentano la maggior parte di tutte le tariffe disponibili sul mercato. Per il gas, invece, c’è ancora tanta strada da fare. Sono, in sintesi, i risultati dell’analisi che Selectra – azienda che mette a confronto le tariffe di luce, gas e internet – ha sviluppato in occasione della Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile, analizzando le tariffe sul Mercato Libero dell’energia dei principali fornitori italiani (costo medio calcolato senza IVA per un consumo della famiglia tipo pari a 2.700 kWh/anno).
Secondo lo studio di Selectra, il 73% dei fornitori di energia elettrica propone esclusivamente offerte “verdi” o che hanno un’opzione “green” facoltativa, mentre solo il 27% dei fornitori include nel proprio portfolio tariffe “tradizionali” senza questo tipo di opzione. In totale, tra tutte le tariffe luce attualmente proposte sul mercato, il 78% sono “green” (con il 62% del totale che prevede una fornitura da fonti rinnovabili inclusa nel prezzo e il 16% che la propone come opzione).
ll costo dell’energia delle offerte “100% rinnovabili” risulta, per altro, in linea con le offerte tradizionali non verdi. Dove invece l’impegno per l’ambiente diventa addizionale, l’opzione “green” può avere un costo fisso al mese o un costo variabile per ogni kWh consumato, che si traduce in un sovrapprezzo per la componente verde di 5-24 €/anno. Quindi è sicuramente più conveniente prediligere offerte 100% verdi, non opzionali. Inoltre le offerte 100% digitali con pagamento RID e bolletta web costano in media il 9% in meno delle offerte non verdi e permettono di ridurre lo spreco di carta (analisi effettuata su 94 offerte luce e 82 offerte gas di 26 principali fornitori italiani sul Mercato Libero dell’energia).
Per quanto riguarda il gas naturale, va premesso che è solitamente un combustibile fossile, ma anche in questo ambito le offerte possono integrare una componente ambientale. Infatti, secondo lo studio di Selectra, il 13% di tutte le offerte gas sul mercato vengono presentate (con qualche fondamento) come “green” o prevedono comunque un impegno ambientale da parte del fornitore. Il 55% delle opzioni “ambientali” gas prevede la compensazione tramite “crediti verdi”, generati da progetti a impatto positivo sulle emissioni di CO2, il 27% prevede invece, come compensazione, di piantare alberi attraverso piattaforme dedicate. Ma soltanto il 18% delle offerte verdi sfrutta il biogas, che eviterebbe la diffusione nell’atmosfera del metano, uno dei gas serra pericolosi per il clima.
Questo 13% di offerte gas con “componente ambientale” è riconducibile all’8% dei fornitori e va rilevato che, rispetto alla luce, queste tariffe hanno un in media un costo della materia prima energia superiore dell’11% a quelle tradizionali.