Sbilanciamoci! Ecco la contro-manovra 2017 a saldo zero di 47 associazioni della società civile
E’ stata presentata a Roma, nei giorni scorsi, la nuova “contromanovra” della campagna Sbilanciamoci! Una manovra economica a saldo zero da 40,8 miliardi di euro, con 7 aree di analisi e intervento: dal fisco al lavoro, dall’istruzione all’ambiente, dal welfare all’altraeconomia, passando per la pace e la cooperazione internazionale. 115 proposte praticabili da subito per garantire giustizia e sostenibilità all’Italia, elaborate dalle 47 organizzazioni della società civile (dal WWF e Legambiente ad Altraeconomia) aderenti alla campagna dal sottotitolo “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”, che esamina in dettaglio il Disegno di Legge di Bilancio 2017 del Governo Renzi e delinea la sua manovra alternativa.
“Pasticciato, dalle coperture incerte e strumentalmente pensato in vista del Referendum“. E’ questo il giudizio delle associazioni sul Disegno di Legge di Bilancio 2017. ” Il Governo – scrivono i promotori – continua a fare promesse e a distribuire prebende a ricchi, banche e imprese, senza avere il coraggio di investire nel futuro e di tracciare una strategia definita per il rilancio dell’economia e dell’occupazione“.
Il “Fondo per Investimenti in Infrastrutture”, 1,9 miliardi di euro sul 2017, secondo gli economisti di Sbilanciamoci! dovrebbe finanziare di tutto: dai trasporti e viabilità alle infrastrutture; dalla ricerca alla difesa del suolo e dissesto idrogeologico; dall’edilizia pubblica, compresa quella scolastica, alle attività industriali ad alta tecnologia e al sostegno alle esportazioni; dall’informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria alla prevenzione del rischio sismico: un vero e proprio calderone. Per questo, dicono, il Disegno di Legge di Bilancio consegnato alla Camera “non è per i giovani, che certamente non vedranno migliorare le proprie prospettive grazie al bonus cultura di 500 euro riservato ai neo-diciottenni“.
Ma a quanto pare, non è neanche per quegli anziani ai quali non si offre un diritto, ma la possibilità di chiedere alle banche un prestito garantito mediante l’acquisto dalle assicurazioni di una polizza a loro favore. Un prestito che verrà rimborsato per i successivi venti anni e che potrà portare, anche tenendo conto degli sgravi fiscali, con 3 anni e sette mesi di anticipo pensionistico, ad una riduzione della pensione pagata anche del 20%. E non è per le donne, il cui diritto alla parità non sarà di sicuro garantito da un giorno in più, rispetto al giorno attualmente riconosciuto, di congedo di paternità obbligatorio. E, infine, non è nemmeno pensato per chi si trova al di sotto della soglia di povertà: nel 2017 non è previsto neanche un euro in più rispetto a quanto stanziato nella Legge di Bilancio 2016.
Sbilanciamoci! risponde dunque, anche quest’anno, con la sua tradizionale Contromanovra, che ammonta a 41 miliardi di euro, chiudendo come sempre in pareggio e pur contemplando il blocco di quella clausola di salvaguardia capestro che, per evitare l’aumento dell’Iva a partire da gennaio 2017, assorbe ben 15,1 miliardi di euro. “Se il Governo avesse fatto quanto promesso nel 2016 – dicono i promotori della campagna - razionalizzando la spesa pubblica, eliminando gli sprechi veri e attivando interventi a sostegno della domanda e dei consumi interni, queste risorse avrebbero potuto essere usate in modo diverso: per finanziare una forma strutturale di sostegno al reddito, un piano straordinario di edilizia pubblica, gli ospedali, le scuole e i servizi sociali territoriali che ci servono”.
Ai vizi della manovra governativa Sbilanciamoci! risponde in modo costruttivo, con una contromanovra articolata in 115 proposte, molte delle quali innovative e direttamente collegate al Disegno di legge di Bilancio, scegliendo di intervenire in due ambiti affrontati dal Governo senza la necessaria lungimiranza: il rilancio dell’economia e dell’occupazione da un lato e il contrasto attivo della crescita delle diseguaglianze economiche e sociali.