Rewilding Appenines lancia i “bear advocates” per la convivenza tra uomo e orso
L’associazione Rewilding Apennines, con sede in Abruzzo e partner esclusivo per l’Italia della Fondazione internazionale Rewilding Europe, ha creato tre innovativi posti di lavoro part-time per tre giovani nell’area del progetto di conservazione dell’orso bruno marsicano, avviato dall’associazione all’inizio dell’anno, nella fascia di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nei comuni di Gioia, Lecce e Ortona dei Marsi.
Si tratta di “avvocati dell’orso”, ossia persone che, a seguito di un percorso di formazione specifico, possano svolgere un importante ruolo di contatto ravvicinato e costante con le comunità locali, per divulgare scopi ed attività del progetto e, soprattutto, rispondere alle esigenze degli abitanti, affrontando e aiutando a risolvere gli eventuali conflitti con la fauna selvatica.
Un’idea, questa dei “bear advocates”, nata dapprima in Nord America e in seguito sperimentata con successo anche in altri Paesi europei, come Spagna e Austria, laddove si renda necessario mitigare il conflitto tra uomo e grandi carnivori per permettere una pacifica convivenza.
Nell’area di azione del progetto di Rewilding Apennines e sotto l’egida del team dell’associazione e dei Comuni interessati, i tre avvocati dell’orso raccoglieranno dati ed informazioni sulla presenza della fauna, anche attraverso la gestione di una rete di fototrappole, strumenti per il monitoraggio e controllo a distanza della fauna, e stabiliranno rapporti con allevatori, cacciatori, turisti e gli altri gruppi di interesse che hanno a che fare con la fauna selvatica. Ove necessario, i tre avvocati forniranno supporto tecnico e recinzioni elettrificate ad allevatori ed agricoltori per prevenire eventuali danni arrecati dalla fauna e collaboreranno nella gestione ed educazione dei visitatori che, attratti dalle valenze naturalistiche dell’area, già cominciano ad affluire spontaneamente.
Il progetto di Rewilding Apennines, infatti, si prefigge di rafforzare presso le comunità locali la consapevolezza del valore culturale ed economico legato alla presenza della fauna selvatica e creare i presupposti perché ciò diventi anche una reale opportunità di sviluppo socio-economico per la popolazione. Allo scopo di collegare conservazione e sviluppo economico, nelle aree esterne a parchi e riserve, importantissime come zone di collegamento tra di essi, ma spesso ignorate dal turismo, Rewilding Apennines sta sviluppando piani economici, opportunità ricettive e offerte turistiche per proporre soprattutto a livello internazionale esperienze a contatto con la natura e l’osservazione della fauna selvatica.
E’ in questo contesto che sono stati identificati i potenziali candidati nei comuni interessati e, dopo una selezione svolta con interviste individuali, sono state assunte tre persone che dimostrano un’ottima conoscenza delle aree, una grande passione per la natura e, soprattutto, che hanno un ruolo attivo nella vita delle comunità locali. Il dialogo con la gente che vive il territorio e la collaborazione con le realtà locali è, infatti, una delle condizioni imprescindibili del progetto portato avanti da Rewilding Apennines nell’area dei tre comuni marsicani.
Il lavoro dei tre avvocati dell’orso è assicurato sino alla fine del 2015, ma Rewilding Apennines sta lavorando per ottenere ulteriori finanziamenti per permettere di far proseguire la loro attività fino al 2019. Inoltre, la creazione e lo sviluppo delle attività turistiche potranno auspicabilmente offrire un naturale ampliamento dei ruoli e del coinvolgimento di questi giovani nel futuro.