Reguitti consegue la certificazione “Green Metal”
La Commissione Europea ha riconosciuto che il marchio “Green Metal”, un sistema di certificazione operativo dal 2010 per le piccole e medie imprese operanti nel settore metallurgico, è una buona pratica per il programma ECAP “Programma di assistenza alla conformità ambientale per le PMI: Piccole, ecologiche e competitive”.
Il “Green Metal” garantisce infatti che le imprese insignite siano “Eco & Sicure” in quanto rispettano le conformità normative, attraverso l’applicazione di sistemi di gestione, di tecnologie per il miglioramento delle prestazioni ambientali e della sicurezza. Al raggiungimento di ogni traguardo viene attribuito all’impresa un marchio, che viene riportato in una dichiarazione ambientale e di sicurezza semplificata denominata “Green Card Ambiente & Sicurezza”, un importante strumento per comunicare in modo efficace l’impegno dell’azienda verso la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei lavoratori.
Tra le 13 aziende europee che hanno ottenuto la certificazione anche la bresciana Reguitti, che, dopo aver creato il rivestimento ANTIGERMTM secondo tecnologie completamente eco friendly, ottiene un altro importante riconoscimento per la propria ricerca nella creazione di prodotti sicuri e rispettosi dell’ambiente.
Antigerm è il primo rivestimento per maniglie e accessori con protezione antibatterica, che previene e combatte il proliferare di batteri grazie allo speciale trattamento agli Ioni di Argento che elimina in pochi minuti oltre 650 specie diverse di batteri, virus, muffe, alghe e funghi tra cui anche Legionella, MRSA, Escherichia Coli e Salmonella. Oltre a difendere dalla diffusione di agenti patogeni pericolosi per l’uomo, Antigerm protegge però anche l’ambiente, in quanto la vernice utilizzata è all’acqua, con solventi che non superano il 7%, e non contiene formaldeide o altri anelli aromatici, risultando sicura, anallergica e non infiammabile. Il processo produttivo e la verniciatura sono stati inoltre messi a punto per ridurre le emissioni di COV (Composti Organici Volatili) dell’86%, sotto i limiti di legge e i valori stabiliti dalle normative DIN ISO 11890 e ASTM D-3960-1.