Lombardia: caso d’eccellenza per la raccolta e riciclo di bottiglie in plastica
Dal 2005 al 2010 l’adozione di politiche di riciclo degli imballaggi in plastica ha portato benefici complessivi – economici, sociali e ambientali – stimati in 76 milioni di Euro per il settore PET Acque Minerali in Lombardia, pari al 9% del totale nazionale nello stesso periodo (853,6 milioni); 24,6 milioni di Euro derivati dalle attività di raccolta e riciclo delle bottiglie del Gruppo Sanpellegrino, pari al 18% del totale nazionale nello stesso periodo (138,4 milioni).
Positivi i benefici anche in termini strettamente ambientali: si calcola che raccogliere e riciclare bottiglie in PET in Lombardia ha permesso di evitare 170.000 tonnellate di CO2 e 7 discariche. Inoltre sono state valorizzate materie prime seconde per un valore pari a 14 milioni di euro.
Sono questi i dati emersi dallo studio realizzato dall’Istituto Althesys e promosso dal Gruppo Sanpellegrino, con l’obiettivo di valutare gli effetti delle politiche di raccolta-riciclo degli imballaggi in plastica a livello regionale ed, in particolare, di analizzare il caso rappresentato dalla Regione Lombardia.
Il progetto si pone l’obiettivo di misurare gli effetti di politiche di raccolta-riciclo degli imballaggi in plastica con un focus sulle bottiglie in PET per le acque minerali da un punto di vista economico, ambientale e sociale.
Il focus sul territorio lombardo ha dimostrato l’eccellenza di questa Regione che si distingue in Italia per la gestione dei rifiuti e per la raccolta e il riciclo dei rifiuti d’imballaggio. L’analisi va ad inserirsi all’interno dello studio più ampio condotto sull’intera Italia che ha rivelato benefici economici, sociali e ambientali pari a 2,7 miliardi di Euro per il periodo 2000-2010. Come per l’intera Italia, anche l’analisi sulla Regione Lombardia è stata effettuata in un’ottica di sistema che considera sia la collettività che l’ambiente, tramite la metodologia dell’analisi costi e benefici (*).
“Dall’analisi che abbiamo commissionato al prof. Marangoni risulta evidente che la raccolta e il riciclo delle bottiglie in plastica non solo porta benefici ambientali, ma permette anche di creare ricchezza e occupazione, sostenere l’industria del riciclo, ridurre le importazioni di materie prime seconde, migliorando la nostra bilancia dei pagamenti.” – afferma Daniela Murelli, direttore Corporate Social Responsibility del Gruppo Sanpellegrino. “Per noi che siamo presenti sul territorio lombardo con le fonti e gli stabilimenti di due dei nostri marchi, S.Pellegrino e Levissima, i dati emersi da questo focus regionale sono di fondamentale importanza e rappresentano una leva che ci spinge a continuare nel percorso di sensibilizzazione dell’opinione pubblica con l’obiettivo di diffondere una vera e propria cultura del riciclo per trasfromare le bottiglie da rifiuto a risorsa”.
Il bilancio della Lombardia, relativo al periodo 2005-2010, si differenzia da quello nazionale per alcune peculiarità regionali legate al livello e ai costi della raccolta differenziata, e alle soluzioni e costi di smaltimento. Gli effetti totali del riciclo del PET sono positivi nonostante i costi della raccolta differenziata in Lombardia siano maggiori rispetto a quelli medi nazionali. Inferiori sono invece i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. La regione, inoltre, si caratterizza per un mix di smaltimento che limita il ricorso alla discarica, cui è destinato solo il 23% dei rifiuti contro il 53% medio italiano. La Lombardia è, infatti, all’avanguardia nella termovalorizzazione che nel 2009 ha costituito il 47% dello smaltimento rispetto al 12% dell’Italia.
Per le bottiglie delle acque minerali del Gruppo Sanpellegrino le ricadute delle attività di raccolta e riciclo in Lombardia sono rilevanti. Infatti, si calcola che in sei anni di raccolta-riciclo delle bottiglie prodotte per i suoi marchi, il Gruppo ha contribuito a portare alla Lombardia benefici complessivi per 24,6 milioni di Euro, cioè il 18% del totale nazionale del Gruppo calcolato per il periodo considerato e pari a 138,4 milioni. Le principali voci che hanno contribuito a questo bilancio sono quelle ambientali e dell’indotto. Sotto il profilo ambientale, il riciclo delle bottiglie di PET del Gruppo ha permesso di evitare l’uso di 2 discariche e l’emissione di circa 55.000 tonnellate di CO2. I benefici derivano principalmente dalla creazione d’indotto: le ricadute derivanti dalle attività legate alla raccolta e riciclo del PET del Gruppo Sanpellegrino sono stimate in totale in 30 milioni di euro. Il tessuto di aziende che operano nella raccolta, nella selezione e nel riciclo genera, così, valore aggiunto e occupazione.
“L’indotto assume in Lombardia particolare significato in quanto vi è un tessuto di imprese dedicate al riciclo per le quali l’approvvigionamento di materie prime seconde, cioè di PET da riciclare, è strategico per lo sviluppo. La raccolta differenziata di plastica non porta quindi solo benefici ambientali ma permette anche di sostenere l’industria e di ridurre le importazioni di materiali da riciclare” - conclude Alessandro Marangoni, Ceo di Althesys.