REbuild 2014 premia la riqualificazione sostenibile che indirizza il mercato
«Questi progetti sono il meglio della riqualificazione italiana», così introduce il premio REbuild 2014 Julia Ratajczak dell’istituto Fraunhofer Innovation Engineering Center, l’ente ideatore insieme ad Habitech della prima competition europea tra edifici riqualificati in maniera sostenibile. Ad aggiudicarsi il “nobel” della riqualificazione per la sezione “Terziario” è l’architetto Anna di Girolamo con il progetto San Nicolao, un complesso immobiliare, risalente agli anni ’60, completamente riqualificato, con eccellenti prestazioni.
Per la categoria “Residenze” a portare a casa il premio è il progettista Giovanni Fabris del general contractor Welldom con il progetto Ca’ Spineda: un’antica casa padronale, situata ai piedi del Montello, soggetto di un intervento di restauro conservativo, che ha permesso di recuperare Ca’ Spineda nella sua totalità, nel rispetto della tradizione del luogo e dotando le unità residenziali di comfort abitativi di altissimo livello. Il progetto di Fabris, secondo l’architetto Belfiore, uno dei membri della giuria che ha valutato la qualità architettonica dei progetti “mostra negli esterni un restauro corretto, di buona professionalità e sensibilità culturale, anche per l’architettura del verde”.
“La seconda edizione del premio, ideato da Habitech e Fraunhofer Innovation Engineering Center, ha voluto differenziare tra edifici di differenti volumi per meglio distinguere prestazioni altrimenti difficilmente comparabili”, spiega Alberto Ballardini, responsabile servizi edifici esistenti di Habitec. “I progetti vincitori sono esempi di una nuova direzione del mercato, che vogliamo indirizzare, come si dice in inglese, leed by example”. Quest’anno sono state inoltre selezionate cinque menzioni d’onore tra i numerosi progetti ricevuti: efficienza energetica (studio Specialedil), sostenibilità ambientale (Agenzia CasaClima), comfort e qualità costruttiva (Lombardini 22, già vincitore del premio REbuild 2013), sostenibilità economica (R&S Engineering), sostenibilità sociale (studio ADBR).
Il premio REbuild è stato concepito per dare visibilità a quelle realizzazioni che in una fase di contrazione degli investimenti e di disorientamento hanno dimostrato la capacità mantenere la rotta verso una realtà di mercato dove il lavori si sposteranno dai nuovi volumi alla riqualificazione degli esistenti. “REbuild rappresenta un concorso importante per dimostrare come la riqualificazione sostenibile del patrimonio esistente sia una risorsa immensa per l’ambiziosa sfida di riformare il mercato, limitare gli impatti e migliorare il paese. Secondo una ricerca di Think Project, l’80% dei volumi che avremo nel 2050 sono già presenti oggi”, continua Ballardini. “Noi siamo i primi a raccogliere un vero e proprio database di benchmark di progetti. Per mostrare l’abilità di architetti e progettisti del nostro paese”.