Progetto CEEM: check up dei consumi in 45 minuti per le industrie energivore
Produrre senza sprechi non è più una mission impossible. Il progetto europeo CEEM è in grado di aiutare le imprese a produrre in modo più ecologico ed economico, facendole risparmiare energia.
L’idea ispiratrice del progetto CEEM – promosso dal centro di ricerca Friuli Innovazione e realizzato da un consorzio internazionale di 12 partner – è che una produzione più pulita è un valore irrinunciabile per tutelare la qualità della vita e contemporaneamente è un modo concreto per migliorare la competitività del settore manifatturiero.
Per questo un pool di enti di ricerca ha sviluppato il nuovo strumento informatico user-friendly e gratuito dedicato alle imprese 3EMT (acronimo di Eco-Energy-Efficiency Management Tool) è online in 6 lingue (inglese, italiano, tedesco, sloveno, ungherese e ceco). Il suo scopo – attraverso la compilazione di un questionario in 5 sezioni che richiede circa 45 minuti - è di raccogliere i dati di consumo di energia, ma non solo, delle imprese centro europee, soprattutto delle aziende manifatturiere dei settori più tradizionali ed energivori.
Il software elabora i dati e restituisce a ciascuna impresa un rapporto personalizzato che contiene una analisi della performance eco-energetica, con i punti di forza e di debolezza e un benchmark di posizione rispetto ai concorrenti dello stesso settore per area geografica. L’iniziativa CEEM – che è finanziata dall’Unione Europea attraverso il programma Central Europe – punta a incrementare la responsabilità ambientale delle piccole e medie imprese attive in settori produttivi “pesanti”, ad esempio l’edilizia, l’automotive e l’agroalimentare ed a promuovere un consumo consapevole di prodotti realizzati in filiere sostenibili. L’applicazione della metodologia CEEM a livello transnazionale contribuirà a promuovere l’adozione di tecnologie per la protezione dell’ambiente e abitudini di produzione e di consumo eco-compatibili. L’obiettivo finale è quello di avvicinarsi a un’economia il più possibile sostenibile, in linea con gli obiettivi europei per il 2020.