Premiati i vincitori della quinta edizione del Premio Impresa Ambiente
Sono state premiate questa mattina, alla Fiera di Roma, le aziende vincitrici della quinta edizione del Premio Impresa Ambiente, il più alto riconoscimento italiano per le imprese che abbiano dato, nello svolgimento della loro attività produttiva, un contributo innovativo in termini di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale.
Anche l’edizione 2011 si è svolta in partnership con Ecopolis, la manifestazione internazionale dedicata ai temi dell’ambiente urbano e della sostenibilità, promossa da Asset Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, e Fiera Roma sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Il Premio, a cadenza annuale, è organizzato da Asset Camera con il patrocinio di UNIDO. Oltre 160 le aziende che hanno inviato progetti validi (128 nella scorsa edizione), suddivise nelle quattro categorie: gestione, prodotto, processo/tecnologia e cooperazione internazionale. Il Premio consente alle aziende vincitrici di partecipare all’European Business Awards for the Environment, riconoscimento promosso dalla Commissione Europea (DG Ambiente). Assegnato anche il premio speciale al miglior “Giovane imprenditore per l’ambiente”, riconoscimento destinato a titolari o dirigenti di impresa under 40. I vincitori per ogni singola categoria e le menzioni speciali sono stati decisi da una giuria composta da rappresentanti del mondo della ricerca, dell’impresa e delle Istituzioni.
Categoria Gestione
Vincitrice è la Abbott Srl, azienda di Campoverde di Aprilia, in provincia di Latina. Una azienda che ha dimostrato di porre la questione ambientale al centro delle proprie scelte di conduzione societaria. Viene premiata perché, nonostante le dimensioni di grande Azienda è stata capace di integrare le problematiche ambientali con quelle della salute e della sicurezza nel lavoro all’interno dell’Azienda.
La giuria ha, poi, assegnato una menzione speciale alla Fondazione F.lli Navarra, che svolge la sua attività di ricerca nel settore agricolo in stretta collaborazione con la CCIAA e la Cassa di Risparmio di Ferrara, soprattutto per l’alta motivazione sociale e di rispetto dell’ambiente che sta all’origine stessa della Fondazione. La Fondazione ha presentato la realizzazione di un frutteto dimostrativo di 13 ettari, tendente a fornire agli agricoltori nuove tecniche produttive e organizzative nella gestione dei frutteti a tecnologia avanzata e basso impatto ambientale. L’attività si svolge in una zona molto sviluppata in questo settore quale è la provincia di Ferrara. Altra menzione per la EcoworldHotel Srl con il progetto catena di alberghi ecofriendly di Milano perché ha ideato un marchio da affiancare al noto sistema delle stelle che, solitamente, in funzione del loro numero, identificano le caratteristiche degli alberghi. In questo caso, però, al posto delle stelle ci sono le foglie, che caratterizzano l’impegno nella tutela della sostenibilità ambientale applicata alla specifica attività di ricezione alberghiera.
Categoria Prodotto
Si è aggiudicata il premio la Miko Srl con il progetto Microfibra Dinamica; è un’azienda di Gorizia operante nel settore dei tessuti per arredamento che utilizza un innovativo processo di recupero del poliestere (chemical-recycled process). Il poliestere viene prodotto sulla base di materiali riciclati da fibre sintetiche (t-shirt, tessuti, fibre) e Pet (bottiglie, plastica, etc..). La giuria ha ritenuto meritevole la candidatura anche in relazione al fatto che, nel ciclo produttivo, la microfibra viene depositata senza l’utilizzo di solventi, ma solo con bagni a base di acqua. Dinamica è una microfibra ecologica dall’impatto ambientale sensibilmente inferiore rispetto a quello delle normali microfibre. La giuria ha, inoltre, molto apprezzato le qualità tattili, visive e di design del prodotto.
La menzione speciale, invece, va alla C.I.M. Calci Idrate Marcellina Spa con il progetto Pittura Fotocatalitica Ecoattiva, con sede in Marcellina, provincia di Roma. La giuria ha ritenuto interessante la caratteristica peculiare del prodotto, che può essere venduto in polvere e dunque senza l’aggiunta preventiva dell’acqua di miscelazione. Ciò rende le confezioni più leggere e consente, oltre agli altri pregi ambientali, anche di risparmiare CO2 nel trasporto.
Altra menzione speciale per le Fonti di Vinadio Spa con il progetto Sant’Anna Biobottle. L’azienda del cuneese ha iniziato la produzione della prima bottiglia in plastica biodegradabile per acqua, creata per la vendita nei mass-market, non derivata dal petrolio. La plastica si ricava dalla fermentazione di zuccheri estratti da vegetali. Sostituendo il petrolio con una risorsa rinnovabile si impiega il 67% di combustibili fossili in meno a parità di prodotto. La giuria, pur ritenendo che il consumo di acque minerali debba essere limitato per i problemi di natura ambientale connessi con il loro trasporto, ha ritenuto meritevole l’azienda per l’opera di sensibilizzazione del grande pubblico sul consumo delle plastiche biodegradabili. L’azienda intende, infatti, fare di questo argomento uno dei veicoli principali di commercializzazione, contribuendo così alla diffusione di una maggiore cultura ambientale. La bottiglia risulta degradabile nell’ambiente in tempi relativamente brevi (5-6 mesi in rapporto ai molti anni necessari per degradare la plastica derivata dal petrolio).
Categoria Innovazione di Processo/Tecnologia
Vincitrice è l’azienda I.R.B. Spa di Altavilla Vicentina, in provincia di Vicenza. Vince grazie a un interessante e brevettato processo di bio-coltura su scala industriale, di cellule vegetali non Ogm destinate alla produzione, in condizioni controllate, degli estratti vegetali da utilizzarsi in applicazioni nutrizionali, cosmetiche e veterinarie. Il processo, chiamato HTN, consente grandi economie ambientali soprattutto in confronto alle pratiche agricole tradizionali: si riduce, infatti, di tre volte il consumo di acqua e di ben 400 volte l’occupazione del suolo a parità di sostanza prodotta. Il quadro di eco-sostenibilità è completato dalla totale assenza dell’uso di pesticidi, erbicidi e fertilizzanti. Si può eliminare, con tale processo, la raccolta di materiale vegetale proveniente da specie rare o a rischio di estinzione.
La menzione è andata alla Biokavitus Srl, azienda di Concesio, in provincia di Brescia, specializzata nello sviluppo, produzione, costruzione e vendita di impianti e servizi basati sulle applicazioni della cavitazione. La microimplosione – tipica del fenomeno della cavitazione – trova un uso nei settori agro-alimentare, zootecnico, dei biocarburanti, della gestione delle acque e nelle industrie chimiche e farmaceutiche. In questo modo si ottengono risparmi energetici, riduzione di materiali di reazione, limitate dimensioni di impianto e bassi costi di costruzione e manutenzione. Altra menzione per la Viscolube Spa – Hydrofinishing ad alta pressione. L’azienda di Pieve Fissiraga, in provincia di Lodi, ha sviluppato un innovativo sistema di rigenerazione degli oli lubrificanti, consistente nel finissaggio con idrogeno ad alta pressione su un letto catalizzatore di nichel/molibdeno. Il processo rende più sicuro l’ambiente di lavoro, eliminando sia il contatto umano con prodotti caldi e oleosi sia la produzione di grandi quantità di un rifiuto pericoloso come le terre esauste, tipici residui dei processi alternativi.
Categoria Cooperazione Internazionale
Vince Terna Spa di Roma, che ha lavorato in collaborazione con la Cooperativa Coopi, organizzazione non governativa, operante in Bolivia dal 1977. Attraverso il progetto, nato in una prima fase da una iniziativa volontaria e spontanea di alcuni dipendenti, si è riusciti ad ammodernare una vecchia e inefficiente linea elettrica di collegamento tra due piccole città boliviane. Figura di riferimento dell’operazione è quella di padre Serafino Chiesa, responsabile della locale missione salesiana. Con l’attività di cooperazione, Terna ha formato manodopera locale, che ora è in grado di svolgere tutte le attività di manutenzione e di diffondere l’iniziativa in altre realtà boliviane.
Categoria Giovane Imprenditore
Vince Giovanni Mezzelani della MEZZELANI srl con Ecowash. L’azienda di Ancona propone un dispositivo, da porre a monte dalla presa di corrente degli elettrodomestici, all’apparenza molto semplice – sostanzialmente delle elettrovalvole idrauliche dotate di un software capace di memorizzare i programmi delle lavatrici e lavastoviglie – che consente un efficace sistema di introduzione di acqua scaldata direttamente da boiler a gas negli elettrodomestici. Se l’acqua di lavaggio viene scaldata con il gas, anziché da una resistenza elettrica, si ottengono dei risparmi notevoli. Rispetto a soluzioni già presenti sul mercato, che consentono l’ingresso di acqua preriscaldata, con questo sistema si riescono a distinguere le fasi in cui è necessaria l’acqua calda da quelle in cui va bene pure quella fredda, come nei risciacqui. La giuria ha premiato lo sforzo volto a ottenere grandi economie energetiche, utilizzando sistemi apparentemente molto semplici e dunque facilmente applicabili agli elettrodomestici, ma anche il fatto di poter essere montati su quelli di prossima produzione.
La menzione speciale è andata a Elena Roda della Archimede R&D srl di Bologna, azienda che produce una linea di prodotti anticalcare chiamati “dr. Neu”