“Raccolta 10+”, CONAI distribuisce il Decalogo della differenziata nelle stazioni italiane
Ha preso il via il 23 ottobre dalla Stazione Centrale di Milano e si concluderà il 10 novembre a Napoli Centrale la terza edizione di “Raccolta 10+, Le Giornate del Riciclo e della Raccolta Differenziata di Qualità”, promosse da CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi – con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e di ANCI.
Importanti passi avanti sono già stati fatti in termini di raccolta differenziata: nell’ultimo anno la quantità di rifiuti da imballaggio conferiti al sistema è cresciuta del 2,8%, sfiorando i quasi 3,3 milioni di tonnellate.
Dalla ricerca Ipsos emerge che l’89% degli Italiani si dichiara molto attento alla difesa dell’ambiente e l’81% asserisce di fare regolarmente la raccolta differenziata a casa propria. E tuttavia, nonostante i buoni propositi collettivi, permangono degli errori piuttosto comuni che rischiano di inficiare i risultati della raccolta differenziata e conseguentemente il successivo processo di riciclo degli imballaggi di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Per esempio, occorre ricordare che lampadine, piatti e tazzine in ceramica, oggetti in pirex come pirofile, ecc. non vadano messi nella raccolta del vetro: pochi sanno che basta 1 kg di ceramica per compromettere il riciclo di 20 kg di vetro. E ancora: gli scontrini non vanno nel contenitore della carta, eppure solo 1 Italiano su 4 lo sa. Così come i giocattoli di plastica non possono essere buttati nel contenitore della plastica, ma devono essere portati alle isole ecologiche.
L’obiettivo di Raccolta 10+ è dunque proprio quello di spiegare ai cittadini come sia possibile, attraverso le 10 semplici regole del Decalogo, fare una raccolta differenziata di qualità così da ridurre scarti ed impurità e migliorare i risultati di riciclo. Quest’anno il Consorzio ha voluto coinvolgere anche i cittadini stranieri che vivono nel nostro Paese, oltre 4,5 milioni cui si aggiungono i circa 500.000 senza permesso di soggiorno. Da una ricerca commissionata da CONAI a IPSOS è infatti emerso che circa 3 milioni di stranieri dichiarano di avere piccole e grandi difficoltà nel fare la raccolta differenziata a causa soprattutto dell’assenza di informazioni in lingua (30%) e della poca chiarezza delle regole (22%). Oggi il 42% afferma di farla sempre nel nostro Paese con picchi di eccellenza tra chi proviene dal Centro-Sud America (46%). C’è anche un 57%, pari a quasi 2 milioni di persone, che confida di non aver mai fatto la raccolta differenziata nel proprio paese di origine. Come a dire: l’integrazione passa anche attraverso l’acquisizione e l’attuazione di atteggiamenti eco-sostenibili. Alla luce di tutto ciò, dunque, il Consorzio ha deciso di tradurre il Decalogo in cinese, arabo, inglese, spagnolo, russo.
La manifestazione, alla terza edizione, si svolgerà in undici stazioni (Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona) dove saranno collocati punti informativi presso i quali sarà in distribuzione il “Decalogo della Raccolta Differenziata di Qualità”. Circa due milioni di persone, ogni giorno, saranno informate sulle dieci semplici mosse da mettere in atto per fare una raccolta differenziata di qualità e, dunque, favorire un miglior riciclo. Nelle stazioni di Milano (23-27 ottobre), Roma (30 ottobre-3 novembre) e Napoli (6-10 novembre) sarà inoltre possibile giocare a Re-Basket, un videogioco appositamente ideato per l’evento, in cui i partecipanti potranno mettere alla prova la loro abilità nel riconoscere e separare correttamente gli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Si tratta di un modo divertente e innovativo per mostrare ai cittadini come, con azioni semplici e accorgimenti mirati, sia facile fare una raccolta di qualità. All’evento è abbinato il sito raccolta10piu.it dove, oltre al decalogo, sarà possibile trovare tutte le informazioni relative alle tappe e scaricare la versione per web del gioco Re-Basket.
Il miglioramento della qualità della raccolta differenziata, inoltre, può fare la differenza sia in termini ambientali che economici. Questi ultimi si traducono, infatti, in maggiori corrispettivi messi a disposizione dei Comuni da parte del Sistema Consortile nell’ambito di un accordo quadro con ANCI volto alla promozione della raccolta differenziata. Secondo una stima CONAI, un comune di 100.000 abitanti, con una raccolta differenziata complessiva intorno al 45%, in prima fascia di qualità per la raccolta di tutti gli imballaggi, può arrivare a ricevere corrispettivi pari a circa 1 milione di euro, quattro volte l’importo che percepirebbe se la qualità degli imballaggi differenziati fosse nell’ultima fascia di qualità. Allo stesso modo un comune di 1 milione di abitanti potrebbe arrivare a ricevere corrispettivi pari a circa 10 milioni di euro.
“Il concetto di qualità assumerà sempre più rilevanza – ha affermato Roberto De Santis, Presidente CONAI – alla luce della direttiva europea sui rifiuti che fissa per il 2020 obiettivi di riciclo ancora più ambiziosi, spostando l’attenzione dalla fase di raccolta a quella della effettiva valorizzazione dei rifiuti. La quantità di materia effettivamente recuperata dipende anche dalla qualità della raccolta ed in particolare dalla percentuale di frazioni estranee presenti nel rifiuto differenziato. CONAI, da anni, concentra i propri sforzi nel sensibilizzare e coinvolgere sempre più i cittadini nel fare una raccolta di qualità”.
Nel 2011, il riciclo degli imballaggi è stato del 64,4% dell’immesso al consumo, per circa la metà dovuto alla gestione diretta del Sistema Consortile. Il recupero complessivo di imballaggi ha invece raggiunto la percentuale del 73,7%, equivalente a 8,59 milioni di tonnellate recuperate su un totale di 11,65 milioni di tonnellate immesse al consumo. Dal 1998 a oggi il recupero dei rifiuti da imballaggio è aumentato del 140%. Nel 2011, 3 imballaggi su 4 sono stati recuperati, erano 1 su 3 nel 1998.
Il salto di qualità degli ultimi 15 anni è stato significativo: si è infatti registrata una crescita notevole dei rifiuti avviati a recupero, rispetto all’immesso al consumo (da 33,2% a 73,7%), con una conseguente riduzione dei quantitativi di rifiuti di imballaggio destinati a smaltimento, che sono passati da 66,8% a 26,3%.