Novamont sostiene la differenziata a Milano con 4 milioni di sacchetti in Mater-Bi
Con la distribuzione degli appositi kit da parte di Amsa, parte la prima fase del progetto di raccolta della frazione dell’umido domestico che coinvolgerà l’area Sud-Ovest di Milano (intera zona 6 e parte delle zone 1, 5 e 7).
La raccolta inizierà tramite l’utilizzo di contenitori e sacchetti realizzati in Mater-Bi, la bioplastica biodegradabile e compostabile della Novamont di Novara, conforme allo standard europeo EN 13432, che in questa prima fase – in accordo con il Comune di Milano e Amsa – verranno distribuiti gratuitamente presso i13.000 numeri civici coinvolti nell’operazione.
Ogni famiglia riceverà da Amsa un cestello aerato e una dotazione di sacchetti che consentiranno di sperimentare al meglio il nuovo sistema. Gli scarti organici dovranno essere messi nel sacchetto inMater-Bi, collocato nell’apposito cestello aerato che dovrà essere successivamente depositato nello specifico contenitore marrone condominiale. La scelta di utilizzare il contenitore traforato persegue l’obiettivo di migliorare ulteriormente le performance del sacchetto compostabile, riducendo al minimo i cattivi odori e la formazione di liquidi. Terminata questa prima dotazione in Mater-Bi, i cittadini potranno riutilizzare i sacchetti per la spesa biodegradabili e compostabili purché certificati OK Compost e Vincotte, conformemente a quanto previsto dalla legge italiana.
“Occorre una presa di coscienza più diffusa e più consapevole circa il problema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti. In particolare, il rifiuto urbano umido può diventare una risorsa se opportunamente smaltito e le bioplastiche, grazie alla possibilità di essere avviate al compostaggio assieme alla frazione organica, possono facilitare enormemente questa operazione. Siamo certi che i cittadini milanesi, sempre molto sensibili sulle tematiche relative alla tutela dell’ambiente, rispondano positivamente a questa iniziativa di importanza cruciale per la riduzione dell’emissione dei gas a effettoserra e dell’inquinamento del terreno”, ha commentato Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont.