Neonicotinoidi: continua la “guerra delle api” tra associazioni ambientaliste e produttori di pesticidi
Greenpeace International, il Coordinamento Apistico europeo Bee Life e altre quattro associazioni ambientaliste e di consumatori (Pesticides Action Network Europe, ClientEarth, Buglife e SumOfUs), sono intervenute presso la Corte di Giustizia europea per difendere il bando europeo di tre “pesticidi killer” delle api. L’iniziativa è stata intrapresa in risposta al ricorso fatto da Syngenta e Bayer contro la Commissione UE, per chiedere l’annullamento del divieto.
Il bando dei pesticidi, entrato in vigore lo scorso 1 dicembre con il forte sostegno politico dei governi europei, vieta infatti parzialmente l’utilizzo di tre insetticidi prodotti da Syngenta (thiamethoxam) e Bayer (imidacloprid e clothianidin), che appartengono ad una classe di sostanze chimiche note come neonicotinoidi. La Commissione Europea aveva adottato il divieto sulla base delle valutazioni scientifiche dell’ Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) sugli impatti negativi di questi insetticidi sulle api.
Ieri Greenpeace ha pubblicato i risultati di uno studio pilota, che fornisce ulteriori prove delle diverse modalità di contaminazione da parte di alcuni insetticidi. Lo studio mostra che il liquido che trasuda dalle piante (l’acqua di guttazione) i cui semi sono stati trattati con alcuni neonicotinoidi, contiene alte concentrazioni di pesticidi. Si tratta di una modalità di esposizione ai neonicotinoidi potenzialmente letale per le api che bevono il liquido stesso.
“Bayer e Syngenta hanno scatenato i loro avvocati per attaccare un divieto che è scientificamente rigoroso, giuridicamente corretto e che aiuta a proteggere gli interessi generali degli agricoltori e dei consumatori europei. Il bando parziale di questi tre pesticidi è solo un primo e necessario passo per proteggere le api in Europa. Va difeso dagli attacchi di aziende che perseguono i propri interessi a scapito dell’ambiente” dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia.
Greenpeace ha analizzato l’acqua di guttazione ottenuta da mais trattato con due diversi insetticidi neonicotinoidi per la concia delle sementi: thiamethoxam (prodotto da Syngenta) e clothianidin (prodotto da Bayer), entrambi oggetto dal divieto recentemente entrato in vigore. Lo studio ha rivelato che le concentrazioni di pesticidi essudati dalla pianta nell’acqua di guttazione possono eguagliare o addirittura superare le concentrazioni di principi attivi raccomandate dalle aziende per l’utilizzo in forma spray nelle formulazioni commerciali di insetticida. Questi risultati suggeriscono dunque che il liquido di guttazione potrebbe rappresentare un serio pericolo per le api.
“Ci sono ancora importanti lacune nella ricerca scientifica sui modi attraverso i quali le api sono esposte ai neonicotinoidi. Ora sappiamo però che l’esposizione può rivelarsi mortale quando api e altri impollinatori bevono o raccolgono l’acqua di guttazione delle colture trattate. Questa modalità di esposizione va ad aggiungersi ai già noti e inaccettabili rischi legati agli insetticidi neonicotinoidi. Ciò significa che l’attuale bando europeo non è solo giustificato, ma deve diventare permanente ed essere rafforzato” conclude Ferrario.