L’Expo (dei Popoli) apre fuori dall’EXPO
Avrà inizio martedì 3 giugno, alla Fabbrica del Vapore di Milano, Expo dei Popoli, forum internazionale della società civile e dei movimenti contadini. L’appuntamento durerà fino al 5 giugno e chiamerà a raccolta oltre 150 delegati da tutto il mondo. Lo scopo principale è affiancare le voci dei popoli a quelle dei governi e delle imprese transnazionali, illustrando best practices e soluzioni alternative messe in campo per far fronte ai problemi globali di accesso al cibo e alle risorse naturali.
L’evento, a ingresso libero e gratuito, è organizzato dal Comitato per l’Expo dei Popoli, realtà che raggruppa 50 ONG e associazioni della società civile italiana che operano quotidianamente in diversi settori: cooperazione allo sviluppo, giustizia ambientale, diritti umani, produzione biologica, consumo critico.
“ Nell’anno in cui le Nazioni Unite stanno definendo i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e un nuovo Accordo Globale contro il Cambiamento Climatico - spiega Giosuè De Salvo, portavoce del Comitato – Expo dei Popoli vuole cogliere l’opportunità del tema posto da Expo 2015 per mettere al centro dell’agenda politica il rispetto dei diritti umani e dei limiti del pianeta. Il forum darà voce soprattutto ai rappresentanti dell’agricoltura a conduzione familiare e di piccola scala, esclusi dall’Expo ufficiale nonostante producano il 70% degli alimenti consumati a livello globale e siano oggi giorno i principali investitori in agricoltura.” All’Expo dei Popoli, infatti, parteciperanno i più importanti movimenti contadini di tutto il mondo, tra cui La Via Campesina, l’International Planning Committee for Food Sovereignty, la Rete delle Comunità del Cibo di Terra Madre.
Intenso il programma dei tre giorni, che prevede dalle 9 alle 18 conferenze plenarie aperte al pubblico, speakers’ corner dove chiunque potrà portare la propria testimonianza e tavoli di lavoro riservati ai partecipanti. Tante le tematiche che verranno affrontate nel corso del forum: promozione e sostegno dell’agroecologia, tutela della biodiversità, transizione a una economia senza petrolio, economia solidale e finanza accessibile; ma soprattutto questioni di cruciale importanza per i popoli più “indifesi” del pianeta, come gli impatti degli accordi di libero scambio, la speculazione finanziaria e il land e water grabbing, ovvero il fenomeno dell’accaparramento di terre e acqua ad opera di imprese transnazionali, governi stranieri e fondi di investimento che sta danneggiando l’economia contadina, soprattutto nel Sud del mondo ma anche in Europa.
Tra gli interventi più attesi, quello dello scrittore e storico inglese Tristram Stuart – fondatore di Feedback, movimento contro lo spreco alimentare e convinto sostenitore del “freeganismo“, stile di vita anticonsumistico che promuove il consumo di cibo fresco scartato dalla grande distribuzione e non solo – in programma il 3 giugno alle 12.30, e quello di Carlo Petrini, fondatore dì Slow Food International, in programma il 4 giugno alle 10.45.
Durante i tre giorni, inoltre, dalle 21 in poi, si svolgeranno diversi eventi culturali a ingresso libero e gratuito: mercoledì 3 giugno, ad esempio, animeranno la serata il rapper Frankie hi-nrg mc e l’Orchestra di via Padova. Mentre giovedì 4 giugno spazio alla comicità intelligente con Giobbe Covatta e Diego Parassole.