Legambiente e Parco Nazionale Cinque Terre lanciano la prima Scuola di Turismo Ambientale
Paesaggio e bellezza dei contesti naturali sono i fattori di scelta della vacanza anche per il 58% degli italiani, e proprio l’Italia è la nazione più desiderata al mondo per le sue bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche e il turismo ambientale presenta coefficienti di crescita a due cifre contribuendo a spostare l’asse dal turismo di massa verso nuovi turismi di qualità.
Gli operatori e gli attori del settore debbono quindi dotarsi delle competenze necessarie per perseguire un approccio sostenibile alla valorizzazione delle risorse ambientali e del patrimonio di saperi impliciti nelle comunità locali. Per raggiungere questo obiettivo, è necessaria una visione a medio-lungo termine degli scenari e l’ideazione di strategie per la valorizzazione e la promozione del territorio che considerino contemporaneamente la conservazione e lo sviluppo come elementi fondanti, affinché il prodotto turistico offerto rappresenti la risposta consapevole alla nuova domanda turistica di qualità.
Per questo è necessario possedere competenze evolute, capire i trend della domanda per definire tipologie di offerta mirate e posizionarle sul mercato per costruire un sistema di offerta coerente con gli standard di un turista sempre più esigente.
E’ proprio per rispondere a queste esigenze che è nata ASTA, l’Alta Scuola di Turismo Ambientale di Legambiente e Parco Nazionale delle Cinque Terre, organizzata in collaborazione con Regione Liguria, Comuni di Vernazza, Riomaggiore, Monterosso, Vivilitalia, LegaCoop e il Master in Turismo e Territorio dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, realizzata con il patrocinio di Federparchi e di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) e il contributo di Albasole Greenpark.
“Il turismo rappresenta una straordinaria possibilità di sviluppo occupazionale e economico per il Paese – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni -, con una potenzialità che può essere amplificata attraverso lo sviluppo degli obiettivi e delle competenze specifiche. Il turismo rappresenta la vetrina del territorio, per cui è necessario saper proporre al meglio le nostre bellezze e i nostri valori affinché ogni tipo di vacanza, che sia di puro relax, di divertimento o di scoperta, sia sempre all’insegna della qualità e della bellezza”.
“Le Cinque Terre anche quest’anno hanno rappresentato una delle mete preferite dai turisti italiani, ma soprattutto stranieri. Questo ci gratifica e ci impegna ulteriormente ad intraprendere ogni attività di ricerca ritenuta necessaria perché i flussi turistici siano resi sostenibili con il complesso e delicato territorio – ha dichiarato il direttore del Parco Nazionale delle Cinque terre Patrizio Scarpellini. Le aree protette rappresentano un vero e proprio laboratorio per arrivare a modelli di fruizioni che non vadano a incidere negativamente sul sistema della biodiversità che rappresentano. Il nostro obiettivo è che ambiente, territorio ed economia diventino un unicum nel sistema territoriale per far sì che il turismo non debba essere visto e misurato solo dai numeri”.
Il primo corso, rivolto a quanti vogliono perfezionare il proprio percorso formativo e le proprie competenze nel settore del management turistico ambientale, prenderà il via il 16 novembre 2013 e si concluderà il 23 novembre 2013. Il 50% di attività saranno svolte in aula, mentre il restante 50% sarà basato su uscite sul territorio, laboratori, esperienze pratiche che diventeranno oggetto di rielaborazione teorica. I partecipanti saranno accompagnati da un tutor d’aula durante le lezioni e le esercitazioni e da un accompagnatore esperto del territorio durante le visite in esterna. Durante le uscite sono previste alcune degustazioni e pranzi presso aziende del territorio o locali selezionati. Il corso, rivolto a funzionari di amministrazioni pubbliche ed enti parco, a manager di aziende private, a esperti in pianificazione ambientale e del territorio, è tenuto da docenti e esperti tra i massimi specialisti sui temi del turismo ambientale, della governance, della tutela dei territori, della comunicazione e delle materie legate allo sviluppo sostenibile. 3 posti sono destinati inoltre a giovani laureati in scienze economiche, turistiche e ambientali a un costo agevolato. Durante il percorso formativo i partecipanti entreranno in contatto con le migliori esperienze italiane nel campo turistico ed ambientale realizzate nei territori di eccellenza e raccontate dalla viva voce dei protagonisti.
“E’ importante avere in Liguria, e in particolar modo nelle Cinque Terre, la possibilità di radicare un’esperienza come questa di livello internazionale – ha dichiarato l’Assessore al Turismo della Liguria Angelo Berlangieri. Oggi il turismo, soprattutto quello ambientale, è un’importante opportunità per il nostro territorio che va alimentata per consentire al turista di visitare i luoghi entrando in sintonia con la storia, le tradizioni e la cultura”.
“Legacoop sostiene con grande convinzione il corso, collabora con piacere nella sua organizzazione e condivide con gli altri promotori l’obiettivo di dar vita ad una Alta Scuola di Formazione che operi anche a livello internazionale – ha aggiunto Roberto La Marca di Legacoop Liguria -. Alcune cooperative aderenti a Legacoop hanno maturato in anni di attività una grande competenza imprenditoriale nel campo del turismo naturalistico, dell’educazione ambientale e dell’ecoturismo scolastico e potranno portare al corso un contributo di esperienza e di testimonianza”.
“L’Associazione Italiana di Turismo Responsabile (AITR) partecipa con entusiasmo all’iniziativa e porterà la propria esperienza maturata nella valorizzazione degli aspetti identitari dei luoghi – ha sottolineato il presidente di AITR Maurizio Davolio -. Nei parchi italiani, nelle aree protette e in tanti territori di pregio naturalistico si combinano le bellezze della natura con la vita delle popolazioni locali, con le loro produzioni tipiche, le tradizioni, i mestieri storici, la cucina originale. Il turismo responsabile apprezza la natura e la cultura materiale e immateriale dei luoghi e propone la loro fruizione corretta, sostenibile ed equa”.