Legambiente e Greencat: le nuove lettiere compostabili per animali domestici
Legambiente e Greencat hanno partecipato congiuntamente alla Giornata Nazionale del Riciclo e della Raccolta Differenziata di Qualità, indetta il 2 ottobre da Ministero dell’Ambiente e Conai, con un nuovo prodotto distribuito, dal 29 settembre, in tutti gli Ipercoop d’Italia. Si tratta della scatola-transformer, realizzata in materiale riciclato da un produttore associato a Comieco, che contiene quattro sacchetti di lettiera vegetale. Lo smaltimento dei rifiuti urbani rappresenta infatti uno dei maggiori problemi per le amministrazioni comunali. E le soluzioni possibili dovrebbero tenere in considerazione anche un nuovo approccio al mercato delle lettiere per piccoli animali domestici, in grado di incidere sui costi sociali derivati dallo smaltimento di questo tipo di rifiuti.
Ogni anno, In Italia si producono 30 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani e dal 2012, per legge, i Comuni saranno tenuti a rispettare l’obiettivo di almeno il 65% di raccolta differenziata. Solo nel nostro Paese vengono vendute e quindi smaltite circa 360 mila tonnellate di lettiere, l’80% delle quali arriva su gomma dalla Spagna e termina il suo ciclo di vita andando a riempire le discariche. I costi nazionali di smaltimento superano gli 81 milioni di euro l’anno. Per avere un idea dell’impatto di questo tipo di rifiuto, basti pensare che 360 mila tonnellate di lettiere vendute – e smaltite in Italia - equivalgono al carico di circa 15 mila tir all’anno, 1.250 tir al mese, 41 tir al giorno.
“360 mila tonnellate di lettiere sono una mostruosità”, dichiara Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente. “Comunque poco rispetto al totale dei rifiuti delle famiglie italiane: il 2%. Ma un gatto di casa produce, da solo, 220 kg di rifiuti, contro i 500 di una persona: un problema per la famiglia che vuole riciclare il 65% dei propri rifiuti. Un problema oggi risolvibile grazie alla lettiera compostabile o smaltibile nel gabinetto.”
Nelle grandi città, le lettiere finiscono nei sacchi neri che verranno poi smaltiti nell’inceneritore o nel termovalorizzatore. Ma oltre il 90% delle lettiere oggi usate comunemente sono a base di minerali che non possono quindi essere inceneriti alle temperature usate negli inceneritori o termovalorizzatori (850/900 °C) dato che il loro punto di fusione è ben oltre i 1000 ° C. In questo caso alla fine del processo di incenerimento, i minerali residui diventano scorie, che andranno eliminate in altra maniera. Altri Comuni minori (dai 5.000 ai 30.000 abitanti) inseriscono le lettiere nei rifiuti organici che verranno poi riciclati attraverso il compostaggio.
La lettiera Green Cat, è una valida risposta a questo problema. È interamente vegetale e prodotta con gli scarti della lavorazione dell’orzo. Rispetto a quelle tradizionali, non consuma territorio (meno cave) e permette di ridurre il volume dei rifiuti urbani. Infatti, si può gettare nel WC senza rischi di intasamento, oppure smaltire nell’umido o nel composter di casa e diventare un ottimo concime per il giardino e le piante. Elimina gli odori e non rilascia polveri sottili, nocive per la salute dei gatti come per quella dei padroni.
La sostenibilità di Green Cat va oltre il prodotto: la partnership con Comieco, Lombarda Imballi Srl (produttore della confezione), Raffaella Mangiarotti e Seçil Ugur (progettisti) e Legambiente ha dato vita ad un imballaggio terziario a base di macero che si trasforma in una casetta: basta tirare fuori dalla scatola i 4 sacchi di lettiera, sollevare ed incastrare le falde superiori per formare il tetto, aprire la porta ed ecco pronto un nuovo divertente gioco per il vostro gatto.