La bellezza sarà il nostro futuro?
La politica sembra raccogliere il messaggio lanciato da Legambiente: “la bellezza è il nostro futuro”. Al momento sono 97 i candidati alle prossime elezioni, in programma il 24 e 25 febbraio, che si sono impegnati a portare nel prossimo Parlamento la proposta di legge sulla bellezza redatta dall’associazione ambientalista. Un numero probabilmente destinato a crescere nei prossimi giorni e che coinvolge candidati appartenenti a diversi schieramenti politici (Fli, Lista Monti, Mir, Movimento a Cinque Stelle, Pd, Rivoluzione Civile e Sel), segno che questo disegno di legge potrebbe unire quasi tutti i partiti.
“L’altra faccia della crisi economica sta nel fatto che questo Paese non produce più nuova bellezza – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – Tornare a produrre bellezza è la via maestra per risollevare il paese. Intento della nostra proposta è quello di attivare nei territori processi di trasformazione che puntino a rendere più belle, moderne e vivibili le città italiane, a migliorare la qualità della convivenza, del benessere individuale e collettivo, a muovere la creatività, a tutelare il patrimonio paesaggistico dell’Italia. Il rilancio della bellezza Mady in Italy e l’investire sulla creatività, sui beni culturali e sull’innovazione possono essere la chiave per rivedere le politiche che interessano fortemente il territorio e concorrono, in maniera rilevante, a definirne caratteri e qualità”.
“Per questo – aggiunge Cogliati Dezza – chiediamo e proponiamo una legge che difenda e valorizzi la bellezza dell’Italia, troppo spesso minacciata e rubata da fenomeni come l’abusivismo, l’emarginazione dei giovani, l’individualismo esasperato, i tagli alla cultura e alla scuola. Il nostro Paese deve tornare a produrre bellezza, motore del futuro. E l’impegno di oltre novanta candidati dimostra che il nostro messaggio è stato raccolto anche dal mondo della politica, con loro nel prossimo Parlamento ci auguriamo che la proposta di legge venga approvata e diventi uno strumento utile per favorire la rinascita dell’Italia”.
La proposta di legge di Legambiente vuole fare della prossima legislatura un’occasione di cambiamento. “La bellezza - scrive Legambiente nella premessa al disegno di legge – è la principale caratteristica che il mondo riconosce all’Italia, ma anche e soprattutto un fattore decisivo su cui costruire il nostro sviluppo. Puntare sulla bellezza è un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro”.
Composto da 10 articoli, il disegno di legge riorganizza in un sistema unico i provvedimenti legislativi inerenti alla qualità del territorio e definisce chiaramente il percorso da intraprendere per rimettere al centro la bellezza nelle sue tante declinazioni operative.
Per far conoscere ai cittadini la proposta di legge, trovare adesioni e creare mobilitazione, Legambiente ha organizzato una campagna itinerante – Italia, bellezza, futuro – che lega i temi oggetto della legge a situazioni territoriali concrete e simboliche, attraversando fino ad aprile diversi luoghi d’Italia. Un viaggio tra luoghi, storie e persone che stanno costruendo un pezzo di futuro “di bellezza e qualità”, con un investimento su giovani, conoscenza e innovazione e minori disuguaglianze interne.
Infine l’associazione ambientalista sta raccogliendo le citazioni sulla bellezza e ha chiesto anche ai cittadini di partecipare inviando le loro citazioni sulla pagina facebook di Legambiente o su twitter (#bellezzafuturo). “La bellezza – scrive Albert Camus, in L’uomo in rivolta, 1951 – non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza”.