In atmosfera il metano aumenta più della CO2
Il metano è responsabile di quasi un quinto del riscaldamento globale, il 18% dell’effetto serra provocato dalle attività umane. L’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) ha reso noto solo la scorsa settimana che la sua concentrazione in atmosfera è aumentata del 158% rispetto all’era preindustriale, contro un aumento del 38% della CO2, principale gas serra. A sottolineare la gravità di questo nuovo dato è CO2Balance, una società che lavora nel campo dell’azzeramento dei gas serra soprattutto attraverso la riduzione del metano che esce dalle discariche italiane ed europee.
Solo nel nostro paese, le discariche sono responsabili del 30% delle emissioni di metano da attività produttive: in termini assoluti equivalgono a 11 milioni di tonnellate di CO2, la stessa quantità prodotta da tutte le auto circolanti nel Lazio. E le discariche sono uno dei pochi settori il cui contributo alle emissioni di gas serra continua a crescere in tutta Europa.
“Il metano è un gas che ha un effetto serra da 21 fino a 33 volte maggiore rispetto alla CO2, secondo i metodi di valutazione”, spiega Francesco Galanzino di CO2Balance. “Appoggiando azioni che hanno allo stesso tempo un risultato importante nel taglio delle emissioni di metano dalle discariche e nel miglioramento della qualità dell’aria, le aziende e le istituzioni possono recuperare crediti volontari certificati per azzerare le loro emissioni inquinanti”. In sostanza, le emissioni evitate in discarica da macchine ‘acchiappametano’ come il GeCO2 (un biofiltro che lo scompone in anidride carbonica e trattiene gli inquinanti più letali) vengono contabilizzate ai fini del sistema di calcolo dei gas serra e possono servire a diminuire il peso ambientale di aziende, istituzioni e singoli, in termini di cambiamento climatico globale. A farlo, tra gli altri, sono già Pellegrini Card, Erg, Costa Crociere e Greenpeace Italia, che assorbe le emissioni annuali prodotte dalla sua attività attraverso il meccanismo dei crediti da metano.
“Le leggi europee e quella italiana obbligano tra l’altro gli Stati a eliminare il 100% delle fuoriuscite di biogas dalle discariche per motivi ambientali, sanitari e di sicurezza”, aggiunge Galanzino di CO2Balance. “In realtà, almeno un 25% del gas sfugge dalle discariche: una volta non c’erano i sistemi tecnologici per fermare quest’inquinamento, oggi sì. E fermandolo si aiuta la lotta contro il cambiamento climatico”.