Il territorio in azione per la biodiversità
Si terrà domani (8 ottobre 2010) a Firenze il convegno nazionale dal titolo “Il contributo della Conservazione Ecoregionale alla Strategia Nazionale per la Biodiversità” organizzato dal Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana e WWF Italia, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.
Sarà l’occasione per presentare e mettere a confronto le diverse esperienze di Regioni, Università e Parchi nell’applicazione della Conservazione Ecoregionale importata in Italia dal WWF. I metodi e gli strumenti già applicati sul campo potranno essere utili nell’immediato futuro per l’attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità che la Conferenza Stato–Regioni dovrebbe formalmente adottare entro il 2010, anno Internazionale della Biodiversità.
L’innovativa metodologia per la conservazione della biodiversità la “Conservazione Ecoregionale” introdotta dal WWF Internazionale, tenta di dare risposte concrete alle esigenze di conservazione della biodiversità su un territorio di area vasta, contemplando anche la soddisfazione delle esigenze delle popolazioni locali interessate.
In Italia il WWF ha avviato dal 2004 un significativo numero di progetti ed azioni per la promozione della Conservazione Ecoregionale nelle due Ecoregioni che interessano il territorio del nostro Paese, l’Ecoregione Alpi e l’Ecoregione Mediterraneo centrale. In poco meno di sei anni oltre 50 soggetti, tra Università, Regioni, Enti gestori di aree naturali protette, Associazioni di categoria ed altre Associazioni ambientaliste, sono stati coinvolti dal WWF in progetti ed azioni nell’ambito della Conservazione Ecoregionale.
Con uno specifico protocollo d’intesa il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare ed il WWF Italia hanno definito una collaborazione per produrre documenti tecnici ed analisi propedeutiche alla definizione della Strategia Nazionale per la Biodiversità.
Allo stesso tempo con la Regione Toscana e la Direzione Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente si sono stipulati accordi per la redazione del primo Piano di Azione regionale per la conservazione della biodiversità attraverso la metodologia della Conservazione Ecoregionale.
Con le Regioni Lombardia e Veneto la collaborazione è stata finalizzata all’individuazione e monitoraggio delle aree prioritarie per la conservazione della biodiversità a scala regionale. Alcuni Parchi Nazionali e Regioni hanno inoltre condiviso con il WWF l’idea di promuovere e sviluppare dei “biocorridoi” per reti ecologiche di area vasta in alcune aree prioritarie come il “biocorridoio Alpi – Appennino” tra Toscana, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte ed il “biocorridoio tra le Aree Naturali Protette del Sud Italia” che interessa i territori dei Parchi Nazionali del Pollino, dell’ Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e del Cilento Vallo di Diano. Con il Coordinamento Agende 21 Locali e l’ISPRA (ex – APAT) si sono infine avviate collaborazioni nell’ambito della Conservazione Ecoregionale sul tema della partecipazione degli attori sociali ed economici nella gestione del paesaggio e per un’agricoltura multifunzionale amica della biodiversità.