Il progetto Qcumber arriva su Microsoft e sogna le grandi smart city
In occasione di IAIA 2015, l’evento dell’Associazione Internazionale per la valutazione dell’Impatto Ambientale, che da 35 anni riunisce gli esperti sul campo per promuovere la diffusione di best practice e che per la prima volta si è tenuta a Firenze nei giorni scorsi, l’italiana Qcumber ha annunciato una partnership con Microsoft e Altea, grazie a cui potrà offrire i propri servizi di monitoraggio e valutazione ambientale su scala globale.
Inoltre, facendo leva sulla partnership strategica tra STMicroelectronics Italia e Microsoft Italia, con la piattaforma di cloud computing Microsoft Azure e la sensoristica ST e grazie a un progetto d’integrazione avviato con il supporto di Altea, la startup italiana sarà in grado di amplificare la portata del proprio geo-social forum e di realizzare progetti non solo su piccoli comuni a livello locale, ma anche su grandi realtà metropolitane a livello mondiale. Puntando sulle nuove tecnologie, Qcumber intende quindi farsi strada nel mondo offrendo alle pubbliche amministrazioni nazionali e internazionali una soluzione per restare sempre aggiornati sulla situazione ambientale che interessa i propri confini, sia attraverso le segnalazioni proattive dei cittadini, sia attraverso i dati provenienti da fonti autorevoli come l’Organizzazione Mondiale per la Sanità e l’International Association for Impact Assessment.
La piattaforma social consente infatti di visionare lo stato ambientale dei luoghi segnalando anomalie ed eventi critici di cui le autorità dovrebbero essere a conoscenza per risolvere tempestivamente problematiche ambientali. Inoltre Qcumber offre consulenza alle amministrazioni locali per la pianificazione urbana e alle aziende per le valutazioni d’impatto ambientale utili ai fini del bilancio sociale. Per poter offrire con continuità un servizio affidabile su scala mondiale, Qcumber ha quindi scelto di migrare sulla piattaforma cloud di Microsoft in virtù delle garanzie di scalabilità e sicurezza e della potenza computazionale per elaborare dati a livello globale.
Grazie a Microsoft Azure e in particolare a Azure IoT Suite è infatti possibile connettere device in tutto il mondo, catturare dati eterogenei e voluminosi e orchestrare il flusso di dati per trasformarli in informazioni strategiche. Grazie alla collaborazione con STMicroelectronics, Qcumber si arricchisce inoltre di un’importante sorgente nella raccolta dei dati: i sensori ST supporteranno le rilevazioni condotte da comuni ed enti pubblici per consentire di analizzare in tempo reale la situazione ambientale del territorio e intervenire in caso di criticità. Grazie al progetto di integrazione delle tecnologie di Microsoft ed ST realizzato con la consulenza strategica di Altea, Qcumber ha quindi intrapreso un processo d’innovazione che renderà la piattaforma maggiormente scalabile e replicabile ovunque a livello internazionale.
“Siamo entusiasti di annunciare in occasione di IAIA i nostri piani di crescita grazie alla collaborazione con Partner strategici quali Microsoft ed Altea. Puntando sul valore dei dati raccolti dai sensori ST e sulla scalabilità e potenza di calcolo della piattaforma cloud Azure, possiamo arricchire i nostri algoritmi di analisi e offrire un servizio continuativo su scala globale per il monitoraggio e il calcolo dell’impatto ambientale. Facendo leva sulle nuove tecnologie per ridefinire il rapporto con il Pianeta, siamo sicuri di poter contribuire alla diffusione delle Smart City e di una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale”, spiega Giuseppe Magro, fondatore di Qcumber. “Il consiglio mondiale della IAIA ha del resto selezionato il nostro Paese, per la prima volta in 35 anni, proprio grazie ai risultati ottenuti da Qcumber in ambito di interazione tra ambiente e social media e siamo entusiasti di aver partecipato attivamente all’organizzazione di questa edizione”.
“Siamo orgogliosi di contribuire con la nostra tecnologia all’evoluzione del progetto Qcumber e siamo convinti che questa eccellenza italiana saprà farsi strada nel mondo. Un esempio significativo di come il Cloud Computing possa supportare un percorso di crescita flessibile e di come l’Internet of Things rappresenti una prospettiva concreta, ma anche un’interessante dimostrazione di quanto l’innovazione tecnologica non sia fine a se stessa ma produca progetti d’impatto reale a vantaggio dell’intera collettività”, ha commentato Fabio Santini, direttore della Divisione Developer Experience & Evangelism di Microsoft Italia. “ Il Politecnico di Milano stima che l’adozione pervasiva di tecnologie IoT applicate alla gestione del territorio potrebbe generare un risparmio di più di 4 miliardi di euro, oltre a una riduzione dell’impatto ambientale e a una maggiore vivibilità”.
“Altea accoglie con entusiasmo la partecipazione a IAIA 2015 per esprimere il valore di Qcumber e delle iniziative progettuali che sono nate da questa piattaforma. La collaborazione attivata con importanti soggetti del panorama ICT ci ha permesso di creare una soluzione di organizzazione e gestione che favorisce azioni di corporate social responsibility, il tutto immerso in un contesto sempre più dominato dalla digital transformation”, ha aggiunto Andrea Ruscica, Presidente di Altea S.p.A. “Partendo proprio da Qcumber, Altea proporrà un servizio dedicato alle aziende chiamato Enkoi – Enterprise Knowledge Opportunities for Innovation – che permetterà di elaborare i dati provenienti da sensori di rilevazione e impianti produttivi rispettando tutte le normative vigenti”.