Idroelettrico: HydroQuest lancia sul mercato italiano le turbine fluviali
In occasione di Thetis EMR, conferenza internazionale sulle energie marine rinnovabili, tenutasi il maggio scorso a Nantes, HydroQuest, società francese che progetta e produce parchi di turbine idrauliche innovative (in collaborazione con CMN - Constructions mécaniques de Normandie) aveva già annunciato l’avvio della commercializzazione della propria gamma di turbine fluviali: HydroQuest River, ora diventato operativo.
A seguito di sperimentazioni positive sul fiume Oyapock in Guyana e sulla Loira, a Orléans, dove HydroQuest ha installato una turbina fluviale che sarà la prima connessa alla rete elettrica francese nelle prossime settimane, la società intende sviluppare la propria presenza in Francia e a livello internazionale, in particolare in Italia.
I generatori fluviali, marini o da estuario hanno infatti un enorme potenziale: il mercato fluviale mondiale vale da solo oltre 3.000 MW, pari a quasi 15 miliardi di euro di fatturato diretto. «Un gran numero di fiumi e di estuari nel mondo possono essere la sede di turbine idrauliche, complementari ad altre fonti d’energia. Questo è, in particolare, il caso della Francia», ha dichiarato Jean-François Simon, Presidente d’HydroQuest.
Denominata HydroQuest River, la gamma di turbine fluviali realizzata da HydroQuest sfrutta l’energia cinetica dei corsi d’acqua, ottenendo così una produzione di energia regolare e prevedibile. Completamente modulare, la turbina si adatta a tutti i profili di fiume che garantiscano almeno 2 metri di salto d’acqua.
I due modelli di turbina sono prodotti in Francia: HydroQuest River 1.40 e HydroQuest River 2.80, rispettivamente a uno e due livelli, con una potenza nominale elettrica di 40 kW o 80 kW e un’ottima resistenza ai detriti grazie alla sua griglia di protezione. L’installazione e la manutenzione sono facilitate dal fissaggio a una chiatta galleggiante ancorata con cavi sottomarini e con colonne delle turbine sollevabili. L’ impatto ambientale, soprattutto sulla fauna, è dichiarato “trascurabile” dal produttore, poiché le turbine ruotano a bassa velocità.
«Sulla base dei successi ottenuti con le nostre turbine fluviali installate a Orléans e in Guyana, avviamo oggi la commercializzazione della nostra gamma. Questo fa parte della nostra strategia per contribuire a rispondere alle crescenti esigenze energetiche sia dei Paesi industrializzati, sia di quelli emergenti, schierando le nostre macchine su siti in Francia e nei Paesi ad alto potenziale di sviluppo, come l’Italia», ha aggiunto Jean-François Simon.