I vincitori del Samsung Young Design Award
Si è svolta ieri sera presso la Triennale di Milano la premiazione dei vincitori della quarta edizione del Samsung Young Design Award, il concorso ideato e promosso da Samsung Electronics Italia rivolto agli studenti delle scuole di design italiane, patrocinato dall’ADI (Associazione Design Industriale). A margine della premiazione è stata inaugurata da Maddalena Corvaglia, madrina della serata, la mostra con i 10 progetti finalisti che sarà aperta al pubblico gratuitamente fino al 27 novembre nell’ingresso del Palazzo della Triennale di Milano.
Il concorso, ideato per dare supporto ai giovani designer iscritti a scuole di design in Italia, ha avuto per tema: “Rendere la sostenibilità divertente con i prodotti digitali”, con il dichiarato obiettivo di pensare a dispositivi digitali che mirassero a migliorare e rendere sostenibili le attività quotidiane, sia individuali che collettive.
Dopo la prima fase, che ha coinvolto moltissimi studenti di design di tutta Italia attraverso dei workshop portando ad una prima selezione, la giuria ha individuato i 10 progetti finalisti, tra i quali sono stati premiati i quattro lavori migliori.
Ivo l’Incentivo – di Marina Cinciripini e Giovanni Carati del Politecnico di Milano – dispositivo con touch screen che calcola i tragitti percorsi con mezzi eco-sostenibili, ha vinto il Gold Award (con un premio di 5.000 euro).
Medaglia d’argento a pari merito (3.000 euro) per: Horde – di Nicolò Merendino, sempre dell’ISIA Roma – strumento da applicare alla bicicletta, alimentato dalla dinamo, che visualizza su un display gli altri ciclisti e il loro stato d’animo, con l’obiettivo di creare un social network di persone che utilizzano la bicicletta per i loro spostamenti in città; e per Robin Food – di Martina Muggiri e Raissa Trinci dell’ISIA Roma – un sistema applicato al frigorifero che segnala all’utente i prodotti prossimi a scadenza e suggerisce ricette che permettono di minimizzare gli sprechi.
Soap Up – di Marta Tosco e Chiara Bracale della Facoltà di Architettura dell’Università di Genova – che permette di riciclare l’olio da cucina esausto trasformandolo in sapone, si piazza infine sul gradino più basso del podio vincendo il Bronze Award (2.000 euro).
La giuria è composta dai noti designer Richard Sapper e Stefano Giovannoni, da Ezio Manzini, professore di disegno industriale al Politecnico di Milano, Stefano Casciani, vice-direttore di Domus, Augusto Grillo, Presidente del Gruppo VillaTosca Design Management Centre, la presidente dell’ADI Luisa Bocchietto e i membri dell’ ADI Marco Colasanti e Dario Moretti.
“Il Samsung Young Design Award rappresenta non solo una competizione tra giovani designer all’interno di un percorso formativo, ma anche un modo per confrontarsi con temi urgenti e concreti, come la sostenibilità ambientale” – ha commentato Sandro Sciaky, Strategic Marketing Director di Samsung Electronics Italia. “Si tratta di un appuntamento di enorme successo, con ormai un riconosciuto interesse da parte della comunità di designer e studenti delle scuole di design. I progetti di quest’anno testimoniano infatti come proprio dai giovani possano arrivare proposte e soluzioni semplici ed innovative, volte a migliorare e rendere più rispettose dell’ambiente le attività sociali svolte nel tempo libero. I 10 progetti finalisti hanno sviluppato il tema da una diversa angolazione ma sono tutti accomunati da senso estetico, funzionalità e semplicità. Il concorso, infine, conferma con i fatti l’importanza che i valori del design e della sostenibilità ambientale hanno per Samsung Electronics”.
Durante la cerimonia di premiazione è stato svelato anche il tema del concorso per il 2011: New Electronics for new Families. Il prossimo anno gli studenti saranno chiamati a confrontarsi con la progettazione di prodotti, servizi, sistemi, applicazioni innovative dell’elettronica, tenendo in considerazione gli importanti e continui cambiamenti nelle relazioni tra i membri di una famiglia, che possono anche mettere in discussione la definizione stessa di famiglia tradizionalmente intesa.