Green Drop Award: i protagonisti più “verdi” del Festival del Cinema di Venezia
Da Hollywood a Venezia, sono tanti gli attori e i registi che sembrano avere a cuore il pianeta e l’ambiente.
Per questo motivo gli organizzatori del Green Drop Award - premio collaterale della Mostra del Cinema di Venezia, organizzato da Green Cross Italia, che viene assegnato al film che meglio interpreta la sostenibilità ambientale, tra quelli in gara – hanno dato un’occhiata agli attori e ai registi particolarmente sensibili alle tematiche ambientali e che saranno protagonisti in Laguna.
C’è chi, come Leonardo DiCaprio ha recentemente donato 15 milioni di dollari ad associazioni ambientaliste, mentre in Italia l’attrice Alba Rohrwacher è stata protagonista di un film a basso impatto ambientale. Alcuni hanno prestato il volto per la causa ambientalista sostenendo campagne internazionali, altri ancora invece sfilano sui red carpet con eco tessuti o si impegnano in film con tematiche ambientaliste.
Ecco allora, più nello specifico, alcuni esempi di vip dal “cuore verde” che saranno protagonisti a Venezia.
Leonardo DiCaprio, dicevamo, non ne ha mai fatto un mistero: paladino delle cause ambientaliste, negli ultimi mesi ha deciso di devolvere, attraverso la fondazione che porta il suo nome, 15 milioni di dollari a vari associazioni ambientaliste e animaliste che si battono per la tutela della biodiversità e contro il riscaldamento globale. Leonardo, che sulle biografie dei social si definisce “attore e ambientalista”, nel 2007 ha anche prodotto e narrato il docufilm sulle tematiche ambientaliste “The 11th Hour – L’undicesima ora”. A Venezia 72 sarà presentato il cortometraggio “The Audition“, regia di Martin Scorsese, in cui Leonardo DiCaprio recita a fianco di Brad Pitt e Robert De Niro.
C’è poi il compatriota Jake Gyllenhaal. Forse è stato proprio il ruolo da protagonista in “The Day After Tomorrow”, film sui cambiamenti climatici, ad avvicinare l’attore statunitense alle tematiche ambientali: Gyllenhaal, che sarà a Venezia per presentare “Everest”, il lungometraggio che darà il via alla kermesse cinematografica, ora supporta numerose fondazioni e associazioni ambientaliste, tra cui The Carbon Neutral Company e Global Green, la filiale statunitense di Green Cross International che promuove un cambiamento verso un futuro sostenibile e sicuro.
L’italiana Alba Rohrwacher sfilerà invece sul red carpet del Lido per presentare il film in concorso “Sangue del mio sangue” di Marco Bellocchio, in cui recita al fianco di Filippo Timi. Con la regia della sorella Alice Rohrwacher, Alba è stata invece protagonista del film “Le Meraviglie” (Italia, 2014), Gran Premio Speciale della Giuria di Cannes 2014 e film a basso impatto ambientale grazie all’adozione del Disciplinare “EcoMuvi”, che promuove la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva: per girare “Le Meraviglie” sono state infatti messe in atto specifiche misure per ridurre l’uso delle risorse e i consumi di energia, per limitare il più possibile le emissioni di gas ad effetto serra associate sia all’impiego dei sistemi di illuminazione che ai trasporti, nonché all’ottimizzazione della gestione dei rifiuti.
Anche Valeria Golino per la causa ambientale è arrivata, nel 2013, a spogliarsi e sporcarsi per Greenpeace, scendendo in campo a favore della campagna “The Fashion Duel”, per chiedere alle case dell’Alta Moda un impegno ambientale concreto. La Golino sarà quest’anno a Venezia come protagonista di uno dei 4 film italiani in concorso: “Per amor vostro” di Giuseppe M. Gaudino.
Colin e Livia Firth sono la coppia d’oro dell’ambientalismo, anche sul red carpet: l’attore inglese e la moglie italiana da anni si occupano di attirare l’attenzione dei media sul tema della moda eco e promuovono la causa anche attraverso gli store Eco Age a Londra e Milano, negozi di abbigliamento sostenibile in cui sono in vendita abiti e accessori in materiali organici per tutte le età e per tutte le tasche. Nel 2012 la coppia si è presentata agli Oscar sfoggiando due creazioni in eco-tessuto 100% Pet post-consumo.
L’americana Dakota Johnson sarà invece a Venezia per presentare insieme a Johnny Depp il film fuori concorso ”Black Mass”, mentre sarà presto al cinema con “Chloe and Theo”, una commedia ambientalista in cui interpreta una senza tetto che incontra Theo, un vecchio Inuit con uno scopo nella vita: evitare il riscaldamento globale, parlando con i piani alti del sistema statunitense.
Infine il regista israeliano Amos Gitai sarà in gara con il suo ultimo film “Rabin, the last day”, sull’uccisione del premier laburista Yitzhak Rabin avvenuta vent’anni fa. Gitai, da sempre attento ai bisogni delle comunità in cui ambienta le proprie storie e al panorama socio-politico nel quale vivono, nel 2013 ha vinto il Green Drop Award per “Ana Arabia”, film che rappresentava, come si legge nella motivazione del premio, «i valori morali di una piccola comunità autosufficiente e solidale, capace di riorganizzare i propri bisogni e la propria economia di fronte alla scarsità delle risorse e di trasformare la memoria individuale in memoria collettiva».