Global Energy Prize Summit: al Politecnico di Torino il confronto sul mix energetico del futuro
Al Politecnico di Torino arriva la settima edizione del Global Energy Prize Summit. Il 18 aprile scienziati di importanza mondiale, politici ed esperti del settore di otto nazioni si incontreranno all’Energy Center, dalle 9.30 alle 13.00, per discutere delle più urgenti questioni riguardanti energia e clima nella conferenza “Modelisation & simulation of energy mix in the future digital world“.
Secondo gli esperti, nei prossimi decenni gli idrocarburi continueranno ad occupare una posizione di rilievo nell’equilibrio globale di combustibili ed energia. Tuttavia, una moderna strategia ambientale impone l’esigenza di un passaggio a fonti senza emissioni di carbonio e l’espansione delle risorse naturali attraverso nuove piattaforme tecnologiche, una maggiore efficienza di pannelli solari e centrali eoliche e un ampliamento dei sistemi per lo stoccaggio dell’energia.
Insieme allo sviluppo di soluzioni per la decarbonizzazione dell’energia, l’analisi e le problematiche relative alla sicurezza stanno diventando sempre più importanti. L’introduzione di tecnologie digitali è sicuramente un argomento di grande interesse, poiché ha un notevole impatto sul sistema energetico globale. In che modo la digitalizzazione incida esattamente sul consumo energetico, sulla fornitura e sul trasporto dell’energia, se esistano modi di utilizzarla a beneficio dei settori del petrolio e del gas e come le città possano diventare “smart”, sono solo alcuni fra gli interrogativi con cui i partecipanti al summit dovranno confrontarsi.
Come spiega Alexander Iganatov, presidente in carica della Global Energy Association, «lo sviluppo dell’energia è importante per il futuro del mondo intero, pertanto la Global Energy Association ha istituito una piattaforma di comunicazione costantemente operativa – l’omonimo summit, che riunisce ogni anno i vincitori del Global Energy Prize, i membri della Commissione Internazionale del premio, insieme a rinomati personaggi pubblici, leader economici e politici. Questo confronto globale, guidato da scienziati e dagli sviluppatori delle tecnologie più avanzate, ci permette di elaborare soluzioni condivise che rispondono ai bisogni dell’intera umanità».
Silvia Rosa-Brusin, vice-caporedattore di Leonardo, programma scientifico in onda su RAI3, modererà l’incontro, che sarà trasmesso in live streaming sul sito di Euronews, permettendo così ai cittadini di 166 nazioni di seguirlo.
Tra i principali relatori interverranno Rodney John Allam, co-autore del rapporto Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 2007; Stefano Lo Russo, Professore Ordinario di Petroleum and Mining Geology e Geothermal Energy presso il Politecnico di Torino e referente del Rettore per i Rapporti con la Federazione Russa; Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo; Rae Kwon Chung, Consulente alla Presidenza del panel di esperti sull’Acqua e i Disastri Naturali, formato su richiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite; Steven Griffith, Vice Presidente Senior per la Ricerca e lo Sviluppo presso la Khalifa University of Science and Technology e Sauro Pasini, Ex Vice Presidente del settore Ricerca di Enel, Presidente dell’International Flame Research Foundation.
Il Global Energy Prize è un premio indipendente nato in Russia per opera della Global Energy Association e con il supporto delle aziende russe del settore energetico come Gazprom, FGC UES e Surgutneftegas. Dal 2003, il Global Energy Prize è stato assegnato a 35 vincitori provenienti da 11 Paesi: Canada, Francia, Germania, Islanda, Giappone, Svezia, Svizzera, Ucraina, Regno Unito e Stati Uniti. La scelta finale dei vincitori spetta alla Commissione Internazionale del Global Energy Prize, che è composta da venti scienziati provenienti da tredici Paesi. Nel 2017, il premio in denaro ammontava a 39 milioni di Rubli, pari a circa 550.000 euro.