Emissioni CO2: meno 100 milioni di tonnellate riciclando la metà dei rifiuti urbani europei
Riciclando il 50% dei rifiuti urbani l’Europa potrebbe riuscire a tagliare 103 milioni di tonnellate di CO2. Il calcolo, effettuato sugli obiettivi comunitari fissati per il 2020, arriva da WAS, il think tank sui rifiuti e sul riciclo di Althesys che ha presentato in queste settimane il report di settore.
Combattere i gas serra ha anche un ritorno immediato in termini economici: il taglio delle oltre 100 milioni di tonnellate di CO2 si trasforma in un tesoretto di 643 milioni di euro (prezzo corrente del mercato europeo dei certificati Ets).
Si chiude oggi, 12 dicembre, a Lima il summit mondiale sui cambiamenti climatici a cui partecipano paesi industrializzati e le economie in via di sviluppo. Alla conferenza si studiano e propongono possibili soluzioni per fermare la febbre del pianeta ma tante sono anche le misure che ogni Paese potrebbe prendere autonomamente per migliorare la situazione. L’Italia, ad esempio, potrebbe tagliare del 2,5% i suoi gas serra già col solo riciclo dei rifiuti.
Spiega ancora Althesys: la sola gestione dei rifiuti – recupero e riciclo, rispetto al ricorso alla discarica ‐ permette appunto un taglio alle emissioni italiane di anidride carbonica di quasi 10 milioni di tonnellate/anno, il 2,5% circa del totale italiano (435 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti).
“In Italia nel 2013 il riciclo dei rifiuti urbani (comprendente carta e cartone, vetro, plastica, acciaio, alluminio, legno e RAEE) ha permesso di evitare 9.144.541 ton equivalenti di CO2”, spiega Alessandro Marangoni, Ad di Althesys. “In termini economici, calcolando il costo delle emissioni di gas serra ai prezzi attuali del mercato europeo delle emissioni (ETS), si tratterebbe di un risparmio di 56 milioni di euro. Ma se la stima viene fatta utilizzando il valori della carbon tax britannica il risparmio è ben più alto, 183milioni di euro”.