Cresce l’impegno nel Mediterraneo di Enel Green Power
L’area mediterranea è sempre più cruciale per l’approvvigionamento di energia dell’Europa, e la Commissione europea, nel documento The EU Energy Policy: Engaging with Partners beyond Our Borders, raccomanda di impegnarsi in investimenti infrastrutturali che favoriscano la cooperazione energetica tra i Paesi nord-africani e quelli europei.
“L’importanza della regione mediterranea per le forniture energetiche europee sta crescendo sia per quanto riguarda gli idrocarburi sia in relazione alle energie rinnovabili,” si legge nel documento, “L’Unione europea dovrebbe quindi impegnarsi maggiormente nella promozione di infrastrutture energetiche nella regione”.
Un impegno al quale Enel Green Power ha aderito con investimenti nei Paesi dell’area mediterranea per l’impianto di nuove centrali, progetti di ricerca e sviluppo tecnologico e la partecipazione al progetto Desertec.
Nell’area mediterranea EGP è presente in Portogallo, Spagna, Francia, Italia e Grecia, con una potenza installata complessiva di più di 4.414 MW. In Italia, EGP ha inaugurato la nuova centrale idroelettrica a Sparone, con una capacità installata di più di 2 MW, e sul fronte del fotovoltaico, sono stati messi in funzione i nuovi impianti di Canaro (Rovigo) e Serre Persano (Salerno), che con i suoi 6,6 MW di capacità installata rappresenta l’impianto da fonte solare più grande d’Europa.
Prosegue anche la crescita di EGP in Grecia, grazie al nuovo impianto da 5 MW di Kouloukonas, nell’isola di Creta, che porta a 186 MW la capacità totale installata di Enel Green Power nel Paese.
Per quanto riguarda la presenza di EGP nella penisola iberica, sono di recente apertura gli impianti di Valdihuelo (16 MW) e Aguilón (50 MW), in Spagna, mentre in Portogallo gli ulteriori 4 MW della seconda fase del parco eolico di Alvaiareze soddisferanno il fabbisogno di 3.900 famiglie.
Enel Green Power partecipa inoltre a Desertec, il progetto per la produzione di energia rinnovabile nelle aree desertiche dell’Africa settentrionale e del Medioriente e la successiva trasmissione, attraverso cavi sottomarini in corrente continua, in tutta l’area europea. In particolare, il piano investe sull’energia solare termodinamica, settore tecnologico sul quale Enel vanta un primato europeo con il progetto Archimede, ed eolica con il primario intento di soddisfare i bisogni locali.