Corpo forestale dello Stato: + 1,7 mln di ettari di foreste in Italia
Sono l’aria, l’acqua, la terra, il clima: le foreste producono l’ossigeno che respiriamo, contribuiscono alla difesa della biodiversità, svolgono un ruolo primario nella salvaguardia del suolo e delle risorse idriche e funzionano come depositi di assorbimento del carbonio. Per questo i risultati emersi dall’ultimo ‘Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi di carbonio’ del Corpo forestale dello Stato, che testimoniano l’aumento del patrimonio forestale italiano negli ultimi 20 anni (+1,7 milioni di ettari), sono molto positivi. Lo afferma la CIA – Confederazione Italiana Agricoltori.
Nel nostro Paese le foreste descrivono una grande ricchezza di diversità biologica e, con 12 miliardi di alberi, oggi occupano quasi il 35 per cento della superficie territoriale. Ma questo non basta – spiega la CIA. Solamente attraverso una corretta gestione delle foreste è possibile garantire tutte le funzioni che queste svolgono.
C’è necessità, insomma, di recuperare e di rafforzare la gestione e la manutenzione delle foreste, anche perché rappresentano una delle principali risorse per lo sviluppo delle aree rurali e montane e sono fonti straordinarie non solo di ossigeno, ma di occupazione, reddito e materie prime rinnovabili.
Un compito che, indubbiamente, è competenza degli agricoltori, non solo perché circa il 40 per cento delle aziende del settore è interessato dai boschi, ma anche perché già oggi gli agricoltori sono i più coinvolti nella salvaguardia del patrimonio forestale del Paese, fungendo da “guardiani” del territorio contro gli incendi e il degrado dei versanti e da “custodi” delle tradizioni del mondo rurale.