Autovetture a GPL e metano: + 117% in 10 anni secondo Consorzio Ecogas
In Italia continua a crescere il parco circolante autovetture a GPL e metano, con una percentuale sul totale che si attesta, al 31 dicembre 2014, al 7,76% contro il 7,35 dello stesso periodo del 2013.
2.875.788 mezzi, di cui 833.668 a metano e 2.042.120 a GPL, comprendendo sia le auto di primo impianto, sia quelle trasformare in after market (su un totale autovetture Italia di 37.080.753), serviti da circa 1.050 distributori stradali di metano e 3.650 di GPL.
Esaminando l’andamento negli ultimi 10 anni, rispetto al 2005, che poteva contare su un circolante di 1.322.078 unità, l’incremento è stato del 117,52%. In termini di percentuale sul totale circolante, la crescita è di quasi 4 punti: dal 3,81% del 2005 al già citato 7,76 al 31 dicembre 2014, con il picco tra il 2005 e il 2010, grazie alle iniziative di incentivazione alla trasformazione e all’acquisto. E’ quanto emerge da un’elaborazione del Centro Studi del Consorzio Ecogas su dati ACI.
“GPL e metano per auto hanno ancora importanti margini di crescita – ha dichiarato Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio Ecogas, che riunisce gli operatori del settore GPL e metano per auto – la disponibilità di prodotto è notevole e per il futuro è aperta e percorribile anche la strada delle rinnovabili, grazie a biometano e biopropano”.
Come si comportano le Regioni italiane? I dati rielaborati dal Centro Studi del Consorzio Ecogas vedono l’Emilia Romagna al primo posto sia in termini assoluti, con 476.185 auto a gas, sia per percentuale sul circolante, che è del 17,29%.
Continuando con le percentuali, si viaggia a doppia cifra anche nelle Marche, in seconda posizione a quota 16,73, in Umbria, terza con il 10,95 e in Veneto, quarta in classifica con il 10,17%. Seguono, comunque sopra la media nazionale, Toscana (8,73), Abruzzo (8,64), Piemonte (8,62) e Campania (8,25). Sotto il 7,76% troviamo Molise (7,26%), Puglia (6,98%), Lazio (6,44%), Lombardia (6,16%), Basilicata (4,89%), Liguria (4,15%). Gli ultimi posti della classifica, sotto il 4%, Sicilia, Trentino Alto Adige, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta.
In termini assoluti, dopo l’Emilia Romagna è seconda la Lombardia con 361.986 auto a gas, in terza posizione il Veneto, con 303.543 vetture a GPL e metano, seguito da Campania, Piemonte, Lazio e Toscana, tutti sopra quota 200mila unità. I parchi auto a metano più numerosi sono in Emilia Romagna, Marche, Veneto e Toscana. Per il GPL la classifica è guidata dalla Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Veneto e Campania.
“Parlando di auto a basso impatto ambientale – ha sottolineato Tramontano – è importante valutare anche la composizione del parco dal punto di vista della classificazione Euro: i dati ACI evidenziano che quasi il 59% del circolante a benzina è composto da vetture Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Molte di queste potrebbero ridurre il proprio impatto ambientale ricorrendo alla trasformazione a GPL o a metano in after market, nella quale il nostro Paese eccelle nel mondo”.
“Voglio poi ricordare – ha concluso Tramontano – che l’impianto a GPL o a metano consente di ottimizzare anche le motorizzazioni di ultima generazione. Inoltre, oggi possono essere trasformati a gas con successo anche mezzi diesel e ibridi”.