Armani, un profumo che vale pozzi d’acqua
Una fragranza che vale 100 litri d’acqua. Una miscela composta da un’essenza che accarezza la pelle e dalla linfa che nutre la vita. E’ la formula di un bel pensiero, di una bella campagna di solidarietà: un profumo per promuovere l’accesso all’acqua potabile del Ghana.
“Acqua for life”, è l’ultima idea di Giorgio Armani, un’idea nata per sostenere il lavoro di Green Cross International, organizzazione fondata da Mikhail Gorbaciov e sostenuta da molte personalità del mondo della cultura e della politica.
L’impegno, per quest’anno, ha come obiettivo quello di fornire almeno 40 milioni di litri di acqua potabile alle popolazioni dello Stato africano, soprattutto bambini. “L’accesso all’acqua è fondamentale – racconta Elio Pacilio, presidente esecutivo di Green Cross Italia Onlus. – L’accesso all’acqua è necessario per la salute, per il cibo, per l’istruzione. Non fare chilometri e chilometri per andarla a procurarsela garantisce la possibilità di crescere e di sfuggire alla povertà. La nostra missione è costruire i pozzi nelle vicinanze delle scuole, ma anche il ripristino dei vecchi. Costruiremo cisterne per il recupero dell’acqua piovana, ma soprattutto lo insegneremo a fare agli abitanti di queste terre. Le fonti sono per lo più pozzanghere, molte sono contaminate da prodotti chimici utilizzati in agricoltura e dalla presenza di residui animali. All’interno dei villaggi, la nostra organizzazione (presidente onorario è Rita Levi Montalcini, NdR) si avvale della collaborazione e dell’impegno di ragazzie e ragazze del posto. Noi non vogliamo assistere, vogliamo che siano capaci di crearsi da soli il loro futuro”.
La campagna nasce come un gioco. Una sfida di solidarietà particolarmente focalizzata su internet. La rete farà infatti da supporto globale per arrivare, nel più breve tempo possibile (la campagna durerà tre mesi), a costruire almeno 15 pozzi. L’iniziativa raggiungerà il suo apice il 22 marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Questa ricorrenza, ideata dalle Nazioni Unite dopo il summit di Rio del 1992, ha lo scopo di sensibilizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla scarsità della risorsa e sui problemi che ne derivano.
Con l’acquisto di un flacone di Acqua di Giò o di Acqua di Gioia, l’acquirente avrà la possibilità di raddoppiare la sua donazione di 100 litri di acqua potabile andando su internet. Un codice unico e personale che si trova nel retro della confezione permetterà di diventare membro fondatore e di creare un gruppo a sostegno di quest’operazione. L’indirizzo dell’applicazione di Facebook permetterà a ogni partecipante di creare una community, di inviare il kit promozionale e di invitare gli amici a unirsi all’azione. In questo modo chiunque potrà condividere il messaggio di sensibilizzazione e creare un buzz. Grazie al proprio network, i partecipanti coinvolgeranno cioè gli amici innescando l’effetto virale, come una vera e propria competizione. Unendosi alla community questi amici doneranno automaticamente dieci litri d’acqua. Più membri, più bacino d’utenza, più community e più fondi raccolti. Il sito, acquaforlifechallenge.org, presenterà la campagna e un continuo aggiornamento dei risultati, assieme agli argomenti collegati all’acqua potabile nel mondo. Le azioni concrete intraprese: trivellazioni, pozzi, costruzione di sistemi di raccolta dell’acqua piovana, miglioramento delle risorse delle popolazioni, risulteranno poi in dettaglio sulla pagina web.
Francesca Fradelloni