Andrea Da Ponte, una distilleria “illuminata” per natura
Posta nella suggestiva cornice della conca di Corbanese di Tarzo (TV), la Distilleria Andrea Da Ponte persegue da anni l’obiettivo di coniugare i canoni della tradizione, dettati dal Metodo Da Ponte, con tecnologie sempre più all’avanguardia, per il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale dello stabilimento.
L’espressione ultima, in ordine di tempo, dell’impegno dell’azienda è l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, di recente costruzione, integrato con la copertura del tetto dei magazzini di invecchiamento dello stabilimento.
L’impianto, di 740 mq, si compone di 454 pannelli fotovoltaici in silicio policristallino, che garantiscono le migliori prestazioni elettriche nel periodo estivo. La considerevole estensione garantisce una produzione annua di energia elettrica pari a circa 112.000 KWh. Di questi, quasi il 70% alimenta l’intero stabilimento e permette un abbattimento dell’emissione di gas serra pari a circa 70 tonnellate annue, mentre il restante 30% viene immesso nella rete locale.
L’onere iniziale, legato all’installazione di questo impianto di ultima generazione, sarà ripagato, in termini economici, con un consistente recupero di risorse finanziarie, che potranno essere investite nei processi di invecchiamento della grappa e nella ricerca continua di qualità dei prodotti, costituendo, in questo modo, non un mero costo, ma un investimento competitivo.
Ma l’impianto fotovoltaico è solo l’ultima delle iniziative che la Distilleria Andrea Da Ponte ha attuato negli anni, intuendo, prima di altri competitors, l’importanza di una gestione ecocompatibile della propria produzione.
Risale infatti al 1983 l’installazione di caldaie a biomassa, alimentate da farina di vinaccioli, bucce d’uva e farine essiccate, recuperate per la produzione di vapore utilizzato nel processo di distillazione. L’impianto, ancora oggi operativo circa 120 giorni all’anno, da settembre a gennaio, trasforma quindi i prodotti vegetali di scarto in combustibile, impiegato per la creazione dell’energia necessaria al funzionamento dell’attività aziendale.
Nel 1986 viene invece messo a regime un impianto per il recupero energetico dei vapori alcolici, generati durante il processo di distillazione, dalla cui condensazione si ottiene il calore necessario al riscaldamento dell’ acqua che circola negli impianti di riscaldamento dei reparti di confezionamento e imbottigliamento.
E ancora, nel 1989, viene installato il depuratore delle acque con produzione di biogas: le acque reflue provenienti dai cicli di lavorazione dello stabilimento, inviate a un impianto di depurazione, producono attraverso la rifermentazione un biogas utilizzato interamente per il riscaldamento degli uffici. La produzione non eccedente di biogas consente dunque di avere un impatto ambientale di questa fonte energetica quasi nullo.
Nel 1994, infine, si interviene sulla riduzione dell’inquinamento dell’aria, attraverso l’installazione di un depuratore di fumi con filtri elettrostatici.
Dallo scorso anno la distilleria ha raggiunto il bilancio energetico dello stabilimento, con un surplus energetico messo a disposizione della comunità locale, a conferma dello stretto rapporto con il territorio circostante, quello della D.O.C.G. Conegliano Valdobbiadene, a cui la Distilleria Andrea Da Ponte deve la qualità dei propri prodotti.