A Firenze parte il progetto “Scuole a Rifiuti Zero”
Ridurre i rifiuti prodotti dalle scuole, sensibilizzare studenti e docenti sulla corretta gestione dei rifiuti, esplorare le possibilità del riuso. Parte dall’istituto comprensivo Beato Angelico di Firenze il progetto “Scuole a Rifiuti Zero”, ideato dall’associazione Rifiuti Zero Firenze e finanziato dalla Regione Toscana.
Il progetto vede partecipe la scuola nella sua interezza in un percorso continuo per raggiungere la sostenibilità intesa dal punto di vista ambientale, sociale ed economica. Nelle scuole ogni giorno si producono quantità importanti di rifiuti che ad oggi non sono valorizzati e che finiscono per rappresentare un costo di gestione per tutta la collettività. Il progetto Scuole a Rifiuti Zero vuole raggiungere l’obiettivo di ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti all’interno della scuola, attraverso una serie di buone pratiche, quali la raccolta differenziata, il compostaggio, la sensibilizzazione degli alunni e la formazione del personale, in modo da recuperare importanti risorse da poter reinvestire all’interno della scuola stessa in progetti educativi.
“Attraverso questo progetto la scuola può diventare un esempio per la comunità, creando intorno a se una partecipazione attiva di persone che lavora al fine di promuovere buone pratiche a Rifiuti Zero,in una sana competizione per la riduzione dei rifiuti e per la valorizzazione dei materiali di scarto. Ci sono esempi in Italia che dimostrano che creando percorsi partecipativi all’interno delle scuole è possibile sviluppare progetti che consentano di ridurre la quantità di rifiuti prodotta, valorizzare le risorse utilizzate – vedi l’enorme spreco di carta – e allo stesso tempo educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente”, spiegano dall’associazione.
Alcuni esempi di buone pratiche a Rifiuti Zero, sono il progetto “Giocando con i rifiuti” nelle scuole elementari del comune di Carugate, nel milanese, per il recupero dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche); il progetto “Dal caffè alle proteine” nelle scuole medie ed elementari del comune di Capannori (Lucca) per la produzioni di funghi dal fondo di caffè (valorizzazione dei rifiuti organici); il progetto “Raccatta la carta” nelle scuole elementari e medie del comune di Capannori, per il recupero e la valorizzazione della carta; il progetto “Orto in Condotta” di Slow-Food, scuole elementari del comune di Firenze, per la coltivazione di ortaggi in piccoli orti scolastici; il progetto “Scuola sostenibile”, nelle scuole elementari di Gorgonzola, per l’educazione dei fruitori della scuola e per la certificazione energetica dell’edificio scolastico.
Questi sono esempi concreti dove la scuola stessa nella sua organizzazione diventa vettore attivo di comportamenti virtuosi che hanno lo scopo di migliorare l’efficienza delle strutture, ridurre gli sprechi, educare e sensibilizzare tutti i fruitori della scuola, dagli allievi, agli ausiliari, ai docenti,alle famiglie e alla comunità in genere.