A Bologna la spazzatrice a energia solare, per pulire i portici più lunghi del mondo
Bologna: quasi 400 mila abitanti e 40 km di portici, un bene culturale candidato alla tutela dell’Unesco come patrimonio dell’umanità che non ha eguali al mondo. Per tenerli puliti al meglio ed evitare i disagi della grande città come il traffico o le piccole dimensioni di vicoli e angoli, la multiutility Hera ha ideato una spazzatrice speciale, costruita appositamente per i portici bolognesi. Piccola, elettrica (quindi silenziosa) ed efficiente, viene trasportata da un triciclo a pedalata assistita, che si alimenta a pannelli solari. Quello che sembra soltanto il vecchio “spazzino” in bicicletta è in realtà un concentrato di efficienza e tecnologia avanzata.
Sono già 6 le mini spazzatrici attive in città da qualche settimana. Per il momento lavorano soprattutto sotto i portici delle strade più trafficate (via Indipendenza o Santo Stefano, ad esempio), ma a breve verranno usate in tutto il centro storico.
Funzionano come una sorta di matrioska: al bisogno, si staccano dal triciclo, si usano e poi si rimontano, in modo da far girare gli operatori con agilità per le vie del centro. Sono mezzi che Hera ha studiato nel dettaglio e che sono a impatto ambientale zero, perché elettrici. Facilmente trasportabili, lavorano senza rumore e senza sollevare polvere, non disturbano le attività della città.
Il progetto delle mini spazzatrici è solo l’ultimo tassello dell’impegno di Hera a 360 gradi per la città. Nella pulizia, Hera collabora con il Comune per la cancellazione dei graffiti, un problema da sempre al centro del dibattito cittadino: i primi interventi sono partiti ad aprile in via Indipendenza, la strada “vetrina” di Bologna. Per questo, è stata attivata una convenzione speciale con Palazzo d’Accursio di cui possono beneficiare anche i condomini. Dall’altro lato, sul fronte della raccolta rifiuti, è appena partito il progetto delle 140 isole ecologiche interrate nel centro storico, che permetteranno di raggiungere il 50% di raccolta differenziata da qui al 2016. Una quota invidiabile, viste le dimensioni del capoluogo: Bologna diventerà così una delle poche città italiane di grandi dimensioni a raggiungere un obiettivo di sostenibilità così ambizioso.