L’attenzione alle calorie passa in secondo piano, almeno in Svezia, dove, sugli scaffali dei supermercati, compariranno le prime etichette a segnalare le emissioni di Co2.
La Swedish National Food Administration (Slv) ha sottolineato infatti la necessità di rendere il consumatore consapevole della quantità di gas serra generati dalla produzione degli alimenti acquistati.
Il trasporto, le tecniche di coltivazione e produzione, i macchinari per il confezionamento rendono alcuni cibi più eco-compatibili di altri e, mettendo nel carrello solo prodotti a basso imapatto ambientale, si potrebbero ridurre dal 20 al 50% le emissioni derivanti dal settore alimentare.
Un esempio? In Svezia il consumo di carne arriva a toccare i ...