ISDE: “A Medicina non si insegna la correlazione ambiente-salute”. Un convegno a Roma
Si terrà a Roma, il 19 e il 20 ottobre prossimi, un convegno organizzato dall’Ordine dei Medici di Roma e da ISDE, l’Associazione Medici per l’Ambiente, sul delicato tema ambiente e salute.
I “determinanti di salute” e, in particolare, il binomio ambiente-salute sono, infatti, secondo ISDE, scarsamente considerati nei programmi di studio delle facoltà universitarie di Medicina. “I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta – si legge nel comunicato di presentazione del convegno – non vengono dotati, nonostante le ormai evidenti correlazioni tra alcuni stati patologici e la contaminazione ambientale, di conoscenze, competenze e abilità, che consentano l’ individuazione clinica precoce e la prevenzione delle patologie collegate all’ambiente insalubre e agli altri determinanti di salute correlati all’ambiente”.
Pochi medici, in sostanza, indagano sulla salubrità dell’ambiente domestico, dei locali scolastici, dei luoghi di lavoro e di quelli in cui si trascorre il tempo libero, per completare un’esauriente anamnesi.
“In una larga parte della classe medica – prosegue la nota di ISDE – non c’è ancora la consapevolezza dell’influenza negativa che la contaminazione ambientale può avere sulla salute umana, a partire dal periodo del pre-concepimento e lungo tutta l’età dello sviluppo e nell’età adulta”.
Il medico del territorio, in realtà, dovrebbe avere ha un doppio ruolo di tipo scientifico-clinico e di advocacy che sono strettamente legati l’uno all’altro. “Nel suo ruolo clinico-scientifico – precisa ISDE – il medico deve sospettare, riconoscere e individuare precocemente manifestazioni cliniche correlate all’ambiente insalubre e formarsi continuamente per mantenere elevato il suo livello professionale; dall’altro lato deve informare, educare pazienti e famiglie, essere un esempio di comportamento, ricercare, raccogliere dati e segnalare eventi critici, deve essere protagonista e promotore di iniziative di informazione/formazione per la popolazione (incontri, pubblicazioni, interventi sui media), mantenendo un rapporto costante con le istituzioni e con le associazioni del territorio a difesa dell’ambiente”.
Il convegno romano sarà quindi l’occasione per fare il punto su tutto ciò che riguarda le correlazioni tra ambiente e salute umana, per contribuire alla costituzione di una “Rete di Medici Sentinella per l’Ambiente” che, dopo aver acquisito alcuni fondamenti teorici e alcuni strumenti pratici, si occupino di mediare i conflitti ambiente-salute correlati divenendo il punto di raccordo tra la popolazione e le istituzioni e di identificare e segnalare alle autorità locali eventuali criticità ambientali che possano rappresentare un rischio per la salute dei cittadini.