Solarexpo 2015: l’accumulo domestico di elettricità solare accelera la rivoluzione dei “prosumers”
Fotovoltaico, sistemi di accumulo e veicoli elettrici sono stati definiti disruptive technologies, cioè tecnologie che con la loro diffusione, conseguente alla drastica riduzione dei loro costi, potranno ulteriormente stravolgere il sistema elettrico, portando le stesse utility a cambiare modelli di business oppure a soccombere.
Diversi studi dimostrano che l’elettricità prodotta con il fotovoltaico sul tetto e accumulata nelle batterie, in tempi molto brevi, forse già entro il prossimo anno, costerà in molti casi meno di quella prelevata dalla rete.
In particolare, come ha spiegato in un noto report la svizzera USB Bank, lo storage di elettricità domestico abbinato al fotovoltaico si diffonderà a livello capillare, con il costo dei sistemi di accumulo, in particolare della batterie al litio, che potrà calare di oltre il 50% già entro il 2020. Il più grande istituto di credito europeo, HSBC, conferma questa tendenza, anche per lo storage a livello di rete elettrica.
Tempo 10 anni, spiegano gli analisti, e “tutti saranno in grado di produrre e accumulare energia pulita”.
Ora che anche il quadro normativo nazionale è molto più chiaro (delibere Aeegsi 574/2014 e 642/2014), l’accumulo elettrochimico, quale nuovo propulsore del fotovoltaico, sarà tra i protagonisti dell’edizione 2015 di Solarexpo -The Innovation Cloud che si svolgerà al MiCo- Fiera Milano Congressi dall’8 al 10 aprile.
Diverse aziende presenteranno nell’esposizione questa soluzione per incrementare l’autoconsumo di energia elettrica da fotovoltaico fino e oltre il 60-70% della produzione totale. Ecco i brand presenti: ABB, Eneray, Fronius Italia, Futura Holding, Saft, Saet, SKG, Solax Power, NRGBOX, Tecno-Lario, Accu Italia, Discover Energy, Enerpower, Enerconv, Eurobeta, Rotherg, HM.
Il 9 aprile (ore 14,30-18,30) si svolgerà il convegno “Lo storage di elettricità”, realizzato con il supporto di ABB, Saet, Cobat e Fiamm, nel quale si affronteranno diversi temi legati agli accumuli: le nuove regole per la connessione, i costi e benefici per il sistema elettrico, le applicazioni a livello di utility e per il settore residenziale, gli inverter con l’integrazione di batterie. Chairman dell’incontro sarà Luigi Mazzocchi di RSE (Ricerca sul Sistema Energetico).
Un altro recente report, quello della Deutsche Bank, preannunciando anch’esso il rapido calo dei costi delle batterie al litio (20-30% l’anno), spiega che questa tecnologia “farà da catalizzatore per il mercato del solare”, specialmente dove i prezzi del kWh retail sono relativamente alti, come in Europa e in Italia.
Su questo aspetto e sulle opportunità per l’industria italiana delle batterie, Nicola Cosciani, responsabile del Gruppo Sistemi di Accumulo di ANIE Energia, tra relatori del convegno del 9 aprile, si dice convinto che “l’industria dei sistemi di accumulo italiana rappresenta già oggi una filiera di eccellenza a livello mondiale: le nostre aziende giocano da protagoniste nei mercati esteri e auspicano di poterlo fare anche nel nostro paese. L’industria ha fatto la sua parte investendo per arrivare a proporre prodotti e sistemi efficienti e affidabili e continuerà ad investire per migliorare la competitività, puntando nel breve periodo ad una riduzione del costo dei sistemi con tecnologie innovative pari al 30-40% rispetto agli attuali”.