Opossum: a scuola in bici anche se piove. “Mica siamo di sapone!”
“Ogni volta che accompagno a scuola le mie bimbe in bici nonostante la pioggia vengo presa per una pazza snaturata! Qualche giorno fa lo raccontavo ad un amico olandese che commentava invece quanto venga deriso da quelle parti un genitore che osi prendere la macchina per un po’ di neve!”. Si racconta così Ilaria Berio, mamma di due bimbe, nata a Genova ma torinese di adozione, amante della bicicletta come mezzo di trasporto. Sempre.
“Opossum è un’idea nata con la mia prima bimba, due anni e mezzo fa, quando cercavo un modo per portarla in bicicletta senza farle prendere freddo. Inizialmente avevo adattato al seggiolino un sacco del passeggino: era una soluzione molto artigianale ma piuttosto efficace e ai semafori altri genitori ciclisti mi chiedevano dove potessero comprarlo. Così mi sono accorta che la mia era un’esigenza di tanti”.
Ilaria, lasciata a casa senza lavoro a fine maternità, si è dovuta reinventare e ha deciso di rivolgersi ad uno di quei servizi che consigliava ai ragazzi durante le sue formazioni sul mondo del lavoro. Il MIP – Mettersi in proprio, lo sportello della Provincia di Torino che offre percorsi di accompagnamento per la creazione d’impresa, l’ha supportata nel dare forma al suo progetto e concretizzare la sua invenzione, che ora è un brevetto registrato in Italia, da poco esteso all’estero grazie al finanziamento del programma Torino Social Innovation, un fondo che mira a sostenere l’avvio di progetti imprenditoriali di giovani nel campo dell’innovazione sociale.
Opossum è una speciale copertura a guscio, impermeabile e termica con imbottitura in ovatta e fodera interna in tessuto termico in micropile. Una sorta di morbida conchiglia che avvolge il bambino, dai 9 ai 36 mesi, sul suo seggiolino della bicicletta, riparandolo dal vento, dal freddo e anche dalla pioggia grazie al cappuccio estraibile e alla mantellina impermeabile della versione rainy days.
“Passare alla fase di produzione è stato piuttosto lungo- ci dice Ilaria entrando nella fabbrica della Ferrino SpA- perché non tutti i laboratori di sartoria che avevo contattato erano in grado di effettuare le lavorazioni adeguate al prodotto, come l’impermeabilizzazione delle cuciture”.
Passando da laboratori al dettaglio a produttori di selle, è arrivata a Ferrino perché “effettivamente Opossum è molto più simile a uno zaino che a un semplice vestito invernale”. L’azienda piemontese specializzata in attrezzatura da esterno, tende, zaini e sacchi letto, aveva abbandonato le due ruote da tempo, ma si è fatta convincere dall’idea della giovane mamma che si è presentata ai loro cancelli con un prodotto già ottimizzato, pensato e pronto per la produzione industriale, già testato visto che “nel novembre 2013 il prodotto è stato testato per 3 settimane da 9 famiglie, che hanno contribuito alla sua implementazione con osservazioni e consigli. Insomma, mi sono presentata in fabbrica con la mia bimba piccola, ho chiesto loro di aiutarmi solo a realizzare un prototipo e poi, lavorando insieme, si sono fidati della mia idea e ne sono diventati produttori”.
La prima produzione è in chiusura, Opossum è acquistabile on line (“ho scelto questa modalità per accorciare la filiera e contenere i costi, per tenere il prezzo finale il più accessibile possibile”) e ci sono genitori in tutta Italia che lo richiedono. “È importante per me ricevere i commenti di genitori da Udine, Bologna o dall’estero, che ordinano il prodotto dicendomi che era esattamente quello di cui avevano bisogno. Vuol dire che man mano anche da noi sta crescendo la sensibilità verso una mobilità sostenibile nel quotidiano, anche con il brutto tempo, e che questo era quello che mancava”.
E proprio da una filosofia di vita bikefriendly nasce la collaborazione con Bike Pride, per cui per ogni capo venduto viene donato un euro all’associazione: “Opossum sostiene la mobilità intelligente anche con i bambini, perché andare in bicicletta deve essere un’abitudine e deve essere confortevole anche in situazioni meno agevoli. Io ancora adesso, a oltre due anni di distanza, ogni volta che copro le mie bimbe prima di partire a pedalare, mi esalto della comodità della mia invenzione. Loro rimangono al caldo e io mi sento spensierata e sollevata. L’Opossum è un piccolo animale marsupiale che quando corre si porta il piccolo sulla schiena. Corre con lui anche in velocità; era questo il senso della mia idea. E poi, mi piace citare un detto olandese che dice “Piove? Beh, mica siamo di sapone!”.
Alfonsa Sabatino