Dalla Campania una strategia per hotel e ristoranti a “Rifiuti Zero”
Tutto, per usare le parole di Mariella Russo, che con la famiglia gestisce a Sorrento l’Hotel Conca Park da anni, “è cominciato dalla desolazione per la tassa rifiuti troppo alta. Poi, dall’incontro con Antonino Esposito, che aveva dato il via al progetto “Hotel e ristoranti Rifiuti Zero“, è venuta l’idea di essere la prima struttura alberghiera campana ad accettare la sfida della riduzione dei rifiuti”.
Dalla Campania, terra dove convivono emergenze spazzatura e buone pratiche, arriva un’esperienza che può essere di esempio per tutto il settore ricettivo. Per la sua efficacia a capacità di impatto: “In un anno abbiamo visto diminuire i rifiuti prodotti di 12 tonnellate e raggiunto l’80% di raccolta differenziata. E grazie al nostro impegno, il Comune di Sorrento ha introdotto uno sconto sulla tassa per chi dimostra di mettere in atto pratiche sostenibili. Potremmo dire di aver veramente raggiunto il nostro obiettivo quando entrerà in vigore anche da noi la tariffa puntuale, in modo da poter pagare in base agli scarti realmente prodotti”.
Ma partiamo dall’inizio della storia. “Ho cominciato a lavorare a una strategia di riduzione per alberghi e ristoranti un paio di anni fa. All’inizio, però, tutti gli imprenditori dicevano di essere interessati, ma poi scappavano e non si facevano più vedere. Perché nel mio progetto, nato dai rapporti con il movimento Zero Waste e Rossano Ercolini, non basta riempire un modulo: servono impegni e azioni concrete”, spiega l’ideatore della strategia, Antonino Esposito.
Al Conca Park Hotel, 4 stelle affacciato sul golfo sorrentino, 204 camere per almeno 65.000 ospiti annuali, 70 dipendenti, racconta Mariella Russo, “l’investimento è stato di volontà più che di soldi, perché ha richiesto un’analisi puntuale di tutto il nostro lavoro”. Un monitoraggio metodico di ogni abitudine e attività che genera rifiuti, dai set di cortesia nelle camere alla cucina, dai prodotti per la colazione alle bottiglie d’acqua in PET acquistate dagli ospiti.
Così, partendo dagli imballaggi in plastica, si è scelto di privilegiare i prodotti sfusi. Grazie ai detersivi alla spina, si risparmiano 30.000 flaconi, che equivalgono a 600 chili di imballaggi in plastica. Bottiglie e barattoli in vetro, provenienti soprattutto dalla cucina, sono stati ridotti del 20% grazie a sistemi di vuoto a rendere. Per diminuire i rifiuti in carta, l’azione si è indirizzata soprattutto verso l’eliminazione di brochure, cartelline e guide cartacee nelle camere, mentre negli uffici amministrativi dell’hotel i documenti vengono stampati solo quando necessario. Anche per l’indifferenziato, la strategia è stata quella di eliminare confezioni piccole e non riciclabili. Sostituendo le marmellatine monodose con la marmellata sfusa, per esempio, si evitano 400 chili di rifiuti indifferenziati. Usando le zuccheriere, si risparmiano 80.000 bustine di zucchero. E i bidoncini della raccolta differenziata collocati ad ogni piano dovrebbero dimezzare gli scarti indifferenziati raccolti nelle camere.
Gli interventi più interessanti e creativi sono però stati fatti nel campo dei rifiuti organici. “Ogni ospite della struttura produce in media dai 600 agli 800 grammi di rifiuto al giorno ed il 50% è costituito da umido”, spiegano dall’hotel. In questo caso, aggiunge Mariella Russo, “si è trattato di ripensare il menù. Le bucce di melone, anguria e ananas, per esempio, sono pesantissime: alternandoli con altri tipi di frutta, otteniamo facilmente una riduzione di 20-30 chili per ogni pasto. L’umido che viene prodotto finisce invece in una macchina per il compostaggio dell’hotel. Proprio in questi giorni stiamo valutando di sostituirla con una più grande”.
Alla riduzione dei rifiuti, si è accompagnato il lavoro per aumentare l’efficienza: i consumi idrici sono stati ridotti del 20% e quelli energetici del 15%. “L’irrigazione delle aree verdi oggi avviene con l’acqua piovana raccolta in un pozzo che abbiamo rimesso in funzione. Per il risparmio energetico, stiamo intanto installando luci a LED. L’ottimizzazione dei consumi rappresenta però un campo su cui vogliamo lavorare di più nei prossimi mesi”. Secondo Esposito, nei prossimi anni “l’85% dei turisti sceglierà strutture con una certificazione ambientale. Al Conca Park Hotel gli ospiti vengono informati sui risultati raggiunti e sensibilizzati sul tema dei rifiuti. Ogni giovedì, per esempio, è prevista la proiezione gratuita del film Trashed, con Jeremy Irons”. Dopo l’esperienza positiva dell’hotel sorrentino, altre strutture si sono fatte avanti. “Entro fine ottobre – spiega Esposito – le adesioni saranno 12. Tra gli alberghi coinvolti, ci saranno anche famosi 5 stelle di Sorrento, Capri e Ravello”.
Grazie all’impegno dell’albergo, racconta Mariella Russo, “il Comune di Sorrento ha introdotto dal prossimo anno uno sconto del 30% sulla componente variabile della tariffa rifiuti per coloro che mettono in atto pratiche di riduzione monitorate e verificate dalla società di raccolta. È un primo passo: tutti continueranno comunque a pagare in base alla superficie, un metodo che penalizza chi come noi è sensibile, ma ha una struttura molto grande. Il nostro obiettivo è invece l’attuazione della tariffazione puntuale e l’estensione a tutto il territorio del modello Rifiuti Zero”. Il grosso, sintetizza Esposito, “devono farlo hotel e ristoranti. L’Anci Campania appoggia il nostro progetto, il lavoro viene portato avanti insieme ai Comuni, ma non si deve aspettare che a muoversi siano gli enti pubblici”.
Veronica Ulivieri