Cheese le forme del latte
Assergi 18/09/09 – La collaborazione che da anni unisce il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga con Slow Food torna a confermare la sua validità. L’Ente Parco abruzzese, infatti, è l’unico italiano ad aver portato le proprie produzioni lattiero – casearie a Bra (Cuneo) per “Cheese le forme del latte”, manifestazione che prende avvio oggi per concludersi il 21 settembre. Unico omologo il transfrontaliero Parco del Mercantour, che si estende lungo il confine franco-italiano.
L’importanza della presenza dei due parchi europei all’iniziativa di Bra, assume particolare significato nell’ottica del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi in Svezia nel corso della Conferenza di Europark Federation tra l’Associazione Europea dei Parchi e Slow Food International. Si tratta di un decisivo passaggio strategico attraverso il quale i partner si impegnano a favorire l’agricoltura tradizionale e le Comunità rurali che vivono, presidiandole e difendendole dal degrado, nelle aree montane, attraverso la promozione di una rete interna alle Comunità del Cibo del grande circuito di Terra Madre. E’ quest’ultima, come è noto, una rete internazionale di produttori nata all’interno del Salone del Gusto di Torino, della quale, nell’ultima edizione del 2008, hanno partecipato 12 comunità abruzzesi delle quali sette provenienti solo dal Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.
L’Ente Parco si è presentato a Cheese con uno spazio espositivo denominato “La Via lattea del Parco”, dove trovano luogo oltre ai noti presidi Slow Food del Canestrato di Castel del Monte e del Pecorino di Farindola, con i rispettivi Consorzi di produzione, una grande varietà di formaggi portati dalle aziende Paola Panone di Barisciano, Di Pancrazio di Campli, La Mascionara di Campotosto, Sapori del Gran Sasso di Pietracamela. In accostamento ai formaggi sono compaiono gli ottimi mieli dell’area del Gran Sasso, al centro dell’importante progetto, tutt’ora in fieri, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, del “Monitoraggio ambientale attraverso lo studio dei mieli e dei pollini”.
Nella grafica emozionale della “Via Lattea del Parco”, allestita in piazza Carlo Alberto, al centro di Bra, sulle immagini di pastori e paesaggi incontaminati del Parco, si staglia l’immagine simbolo dell’Aquila e del terremoto, la Basilica di Collemaggio, prima e dopo il sisma, a significare il l’impegno del Parco per il rilancio delle produzioni agricole e del turismo in una delle aree in cui, più che altrove, allevatori ed agricoltori mantengono vive pratiche di produzione secolari. Alla costituzione di un Mercato della Terra all’Aquila, dacché in seguito al terremoto è venuta meno nel capoluogo la tradizione del mercato di Piazza Duomo, è destinata anche una speciale raccolta fondi, promossa da Slow Food nel corso dell’intera manifestazione.