Design Sostenibile Milano, i progetti “adottati” da Greenews.info
Venerdì 18, a Palazzo Turati, si svolgerà Design Sostenibile Milano, un evento del Forum della NetEconomy, costituito da Provincia e Camera di Commercio di Milano e organizzato dall’agenzia Updating: il primo in Italia che mette a confronto designer e specialisti del comportamento e della psicologia del consumatore.
L’idea è nata da un’esigenza sempre più pressante: far uscire il design industriale dagli studi professionali e dalle università e dargli visibilità e mercato. Sostenibilità è la parola chiave e il fil rouge che ha ispirato gli organizzatori di questo poliedrico evento, nel quale saranno presentati al grande pubblico i lavori di designer affermati accanto a quelli di giovani talenti del Made in Italy. La mostra non è, però, semplicemente un’esposizione di prodotti ma esplora, attraverso un convegno, l’offerta dell’industria e la potenziale risposta degli acquirenti da diversi punti di vista: le tecnologie e i materiali per la casa, i complementi d’arredo, gli accessori per l’abitare tecnologico, la mobilità.
Ma cosa si intende con il termine design sostenibile? “In modo non-ideologico”, spiegano gli organizzatori, “sostenibilità è ciò che si può definire come compatibilità con l’allocazione e l’uso delle risorse globali di una società umana, democraticamente stabilite”. Dunque un prodotto di design sostenibile deve rispondere ad almeno tre caratteristiche fondamentali: compatibilità ambientale dei materiali e dei processi di produzione; utilizzo di materiale riciclato e riciclabile; basso impatto ambientale degli utilizzi previsti (per esempio bassi consumi energetici).
I designer in mostra che si sono cimentati nella produzione di oggetti con queste caratteristiche sono molti e talentuosi. Ne abbiamo visti i lavori in anteprima e la nostra redazione ha scelto di “adottarne” tre: due progetti dedicati ai bambini, uno per gli adulti, ma tutti pensati come idee-regalo natalizie ecocompatibili.
Giulio Iacchetti si occupa di industrial design dal 1992. All’attività di progettista alterna l’insegnamento in numerose università e scuole di design. Ha conseguito numerosi premi tra cui nel 2001, con Matteo Ragni, il Compasso d’oro con la posata multiuso biodegradabile “Moscardino”, oggi parte dell’esposizione permanente del design al MOMA di New York; nel 2009, il Premio dei Premi conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana per il progetto “Design” alla Coop.
Per TobeUs, ha realizzato il “Furgoncino Portavalori”, un piccolo camioncino in legno di cedro del Libano, profumatissimo, forte, caldo, indistruttibile, per trasportare simbolicamente i valori del legno e del saper fare tipico degli artigiani italiani. “Solo la mano del designer e del falegname. Un gioco che dura, da conservare, da guardare invecchiare. Da passare ad altri bambini, ai figli dei figli, nel tempo. E la consapevolezza di regalare dei valori, non solo un gioco.”
Fabio Guaricci si è laureato in Disegno Industriale nel 2006. Con Stefano Giovannoni ha lavorato per Alessi, Edra, Nestlè, Bisazza e Toto. Ha ricevuto pubblicazioni su Interni, AD, Modo, Glamour, Activa-ddn ed altre. Attualmente è Design Manager per Milaniwood e svolge attività freelance con aziende principalmente del settore gioco e complemento. Fa parte di Metodot, una piattaforma di designer che raccontano l’estetica della sostenibilità come opportunità di migliorare la qualità della vita e aziende impegnate nella ricerca di produzioni più responsabili. Per l’evento milanese Fabio ha realizzato “I tondotti”, una linea di teneri animali da collezione disegnati per Milaniwood. Anche in questo caso protagonista è il legno: la tornitura è stata valorizzata e reinterpretata perché costituisse un punto di forza della linea. Mentre l’identità estetica li allontana da ogni stereotipo donando loro un aspetto morbido, tenero ed amichevole. Sono prodotti artigianalmente e costituiti interamente in legno FSC, cioè proveniente da foreste correttamente gestite e controllate.
Dello stesso collettivo fa parte Anna Largiu, laureata in Design presso il Politecnico di Milano con il progetto di tesi “Nare”, prodotto con cui si presenta alla kermesse. Ha collaborato con Dolce&Gabbana, Frette, Manfredi, occupandosi di design e product management.
Nare è un piatto in legno dedicato alla convivialità estetica, alla ricerca di un’alternativa ecologica al piatto in plastica o ceramica. La sua struttura in legno flessibile permette un montaggio semplice, perché possa essere trasportato e conservato piatto, con il minimo ingombro. Il disegno dei tagli ottimizza l’uso della materia prima nelle varianti quadrata e rettangolare. Le tecnologie di produzione selezionate permettono di avere un prodotto finale biodegradabile.
Elena Marcon