Children’s Tour: le “vacanze verdi” si fanno spazio nel turismo per famiglie
“Vacanze verdi”, a contatto con la natura: a questa ritrovata tendenza è stato dedicato un intero padiglione di Children’s Tour, il salone delle vacanze per bambini e famiglie, a ModenaFiere dal 16 al 18 marzo. Alla sua nona edizione, la fiera ha visto la partecipazione di oltre 200 espositori e numerosi appuntamenti di approfondimento per operatori turistici, come la presentazione, venerdì 16 marzo, dei dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale sul Turismo Giovanile.
Che viaggino con la famiglia o sperimentino le prime trasferte da soli, bambini e ragazzi rappresentano un mercato di riferimento stimato in circa 2 milioni e 130 mila famiglie. In rete spuntano siti e blog dedicati al fenomeno, come Bimbi e Viaggi, con racconti e scambi di informazioni di genitori con prole al seguito. Secondo il report aggiornato dell’Osservatorio più del 76 per cento delle famiglie italiane è andata in vacanza nel 2011, per almeno 4 giorni, con figli minorenni. Al quarto anno di rilevazioni, i dati registrano dunque un’alta propensione al viaggio delle famiglie con i bambini. “Ogni membro di una famiglia con bambini affronta in media 1,3 viaggi in un anno, contro la media nazionale di 0,8 viaggi pro capite l’anno” stima Paola Ragazzini, curatrice dell’Osservatorio.
E se il mare resta la meta preferita, cresce l’interesse per montagna e parchi naturali, spesso meta di seconde vacanze. Campione dell’indagine 700 famiglie residenti tra Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, regioni da cui proviene oltre la metà (58%) dei vacanzieri italiani sul mercato nazionale. L’Istat inoltre registra che gli under 14 sono veri globetrotter: ogni anno oltre il 60% dei bambini effettua almeno una vacanza.
Non del tutto trascurabile, tuttavia, la percentuale (18,3%) dei nuclei familiari che non partono affatto. Discriminanti nei comportamenti di viaggio, si legge nel report, sono reddito familiare ed età dei figli: il 41% delle famiglie con un reddito medio basso non è partito per le vacanze, ed il 30% delle famiglie con i figli molto piccoli (meno di un anno) vi ha rinunciato. La fascia di età in cui i viaggi in famiglia sono i più numerosi va dai 2 ai 10 anni, mentre la soglia della prima esperienza di viaggio da soli si è abbassata a 8 anni. Chi ne ha la possibilità effettua anche più di una vacanza durante l’anno: per l’Osservatorio oltre il 30% delle famiglie ha fatto i bagagli due volte o più nel 2011.
“Nel 2011 è cresciuta la quota di famiglie che hanno preferito andare all’estero, circa il 21% – spiega Ragazzini – mentre sono diminuiti i viaggi verso il Mezzogiorno. Sicuramente il costo del carburante ha inciso su questa scelta, facendo preferire, negli spostamenti, i voli low cost”. L’Emilia Romagna è la regione più scelta dagli intervistati (12%), seguita dalla Toscana (9%). Dunque le mete italiane più amate sono Rimini, Riccione, l’Isola d’Elba e la costa toscana, ma anche i lidi veneziani. Per l’estero, invece, sono in pole position le isole spagnole, la costa mediterranea francese, la Corsica, il Mar Rosso. Per viaggi non balneari, mete privilegiate sono le grandi città europee e New York. “Per il 47,5% delle famiglie – si legge nel report – la presenza dei figli ha influito sulla scelta della località ed in particolare nel 10% dei casi i bambini dagli 8 anni in su hanno contribuito direttamente alla scelta“.
Ecco spiegato perchè località turistiche, villaggi, alberghi, agriturismi e strutture ricettive progettino ormai servizi ad hoc per il target 0-14, attrezzando per esigenze “junior” non solo parchi divertimento e campi sportivi, ma anche centri per le vacanze studio, fattorie didattiche e percorsi naturalistici.
Per gli albergatori, in realtà, nel 2011 il mercato delle famiglie ha avuto un andamento stabile rispetto all’anno precedente. Ne segue una certa cautela negli investimenti: il 15% degli operatori ha inserito almeno un servizio in più per famiglie nell’ultimo anno, introducendo formule scontate sul soggiorno bambini, convenzioni con parchi e corsi sportivi, o migliorando spazi e attrezzature per la gestione dei figli. Risulta infatti che “La fedeltà alla località è piuttosto elevata, lo è meno alla struttura ricettiva” per ragioni di rapporto qualità/prezzo, su cui la clientela è sempre più esigente.
Tra le proposte presenti in fiera, la “scuola estiva di stregoneria” dell‘Oasi Lipu di Crava Morozzo in Valle Maira, località alpina del Cuneese, dove imparare a conoscere e accudire gli animali, studiare rudimenti di astronomia e di erboristica. Le fattorie didattiche, diffuse soprattutto nelle località del Centro-Nord, propongono sessioni di cucina in cui imparare a fare il pane e attività manuali come la raccolta della frutta o la manutenzione delle stalle. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra escursioni, trekking, equitazione, percorsi naturalistici, come quelli tra vigne e meleti dell’Alto Adige, negli oltre mille masi e agriturismi, come il Gallo Rosso. Da segnalare il Montepizzo Adventure Park, sull’Appennino bolognese: il parco è privo di barriere architettoniche ed attrezzato anche per disabili.
Non mancano infine proposte che guardino oltre confine, come la “ciclovacanza”, una settimana sulla famosa ciclabile lungo il Danubio, da Linz a Vienna; o quelli in combinata bicicletta e barca sul territorio olandese.
Comune denominatore di queste eco-vacanze sembra essere la riscoperta dell’interazione uomo-ambiente, in un apprendimento legato al gioco, alla socializzazione e alle attività sportive.
Cristina Gentile