Una Iena più verde che nera. Intervista a Luca Argentero
“Mi dai altri dieci minuti, per favore? Devo fare una telefonata e poi sono pronto”. Partiamo da qui, per l’intervista a Luca Argentero. Cortesia e franchezza, il sunto di una chiacchierata informale tutta all’insegna dell’ambiente e della solidarietà. L’attore oggi fa parte del trio di conduzione delle Iene. Il Grande Fratello ne ha consacrato la bellezza, oltre che la telegenia, Vanity Fair la fotogenia, con il noto calendario senza veli, il cinema ha fatto il resto, offrendo l’opportunità, al giovane piemontese d’adozione romana, di andare oltre al mondo patinato della televisione commerciale per curare le sue ottime doti recitative. E il suo impegno sociale.
D) Luca, partiamo dal sociale, ci puoi raccontare la tua avventura con “1 Caffé”?
R) La Onlus “1 caffè” è nata il 5 dicembre di quest’anno è conta già settemila iscritti. L’idea è semplicissima: tutto parte dall’usanza napoletana del “caffé sospeso”. Quando viene ordinato un “caffè sospeso”, il cliente paga due caffè, ma ne riceve uno solo. In questo modo, quando una persona povera entra nel bar può chiedere se c’è un caffè sospeso, e nel caso riceve un caffè gratis - come se gli fosse stato offerto dal primo cliente. Ecco, noi abbiamo abbracciato questo concetto di solidarietà semplice ma sincera per fondare l’associazione. Un’associazione che nasce e opera come strumento d’informazione, promozione e raccolta fondi a favore di coloro che agiscono in campo sociale, assistenziale e culturale, ma anche di coloro che contribuiscono, con il loro operato, alla cooperazione internazionale, per l’aiuto dei popoli nei Paesi in via di sviluppo. L’obiettivo è supportare le piccole associazioni no-profit attraverso promozione e donazioni quotidiane, utilizzando il web come strumento di raccolta di denaro e diffusione d’informazioni. Il funzionamento è facile: ogni giorno verrà presentato un diverso progetto di solidarietà legato a un’associazione no-profit italiana o internazionale. In questa sezione del sito verrà data la possibilità, tramite un semplice click e l’invio di un sms, di “offrire 1 caffè”, 1 euro per il supporto del progetto.
D) Come è nato, invece, il tuo impegno per l’ambiente?
R) Tutto ha avuto inizio quando il Wwf mi ha chiesto di diventare testimonial per l’anno 2011, l’Anno Internazionale delle Foreste. Così mi è venuto in mente di essere d’aiuto alla causa utilizzando il linguaggio che conosco meglio: il cinema, l’immagine. Per i boschi da tutelare con l’iniziativa “Una nuova oasi per te”, che ha l’obiettivo di raccogliere i fondi necessari per la salvaguardia ambientale di tre boschi italiani, ho girato un cortometraggio. Un omaggio ai 50 anni del Wwf, il cartoon “Il Paradiso può attendere”, una ironica sceneggiatura sugli animali a rischio estinzione scritta dai bambini, realizzata da Wwf e Mondo Home Entertainment e animata dalla mia voce, quella di Gabriella Pession, Francesco Facchinetti, Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, Francesco Venditti, Andrea Di Maggio. E’ frutto di una campagna per la difesa dei boschi italiani e la loro biodiversità che punta a sensibilizzare i bambini. La sceneggiatura è firmata da una classe della scuola elementare San Marone di Civitanova Marche, che ha vinto un concorso cui hanno partecipato 4.000 classi.
D) Come si può insegnare a rispettare la natura secondo te?
R) Questo è un modo, usare dei codici utilizzati dai giovani, attraverso quei linguaggi il messaggio passa più facilmente. Questo è stato l’obiettivo del corto: promuovere il valore della natura tra le nuove generazioni. Da qui bisogna iniziare per formare cittadini responsabili e rispettosi.
D) C’è qualche caso, seguito dalle Iene e legato ai temi ambientali che ti è rimasto particolarmente impresso?
R) Nessuno in particolare, ma mi è rimasta impressa, nel complesso, la quantità di casi di discariche abusive, di cui abbiamo parlato. Luoghi illegali destinati allo smaltimento dei rifiuti, per i quali abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni di denuncia da tutt’Italia.
D) Come insegneresti, concretamente, a un bambino a rispettare l’ambiente?
R) Il buon esempio è un modo. Nelle buone pratiche di ogni giorno si può essere rivoluzionari: fare un buona differenziata, essere un consumatore responsabile ogni giorno, non sprecare, rispettare i luoghi pubblici, usare l’acqua con parsimonia, lampadine a basso consumo energetico. La corretta condotta deve essere quotidiana e nelle piccole azioni.
D) Usi i mezzi pubblici, la bici?
R) Pochissimo, lo ammetto, a Roma è molto difficile: una città con i colli non è adatta alle due ruote, ma cerco di camminare molto e usare poco l’auto.
Francesca Fradelloni